LA PROCESSIONE DEL CORPUS DOMINI A CASOLA

Un ricordo di 40 o 50 anni fa. A Casola, come in ogni paese cristiano che si rispetti, per la festa del Corpus Domini (oggi si dice del Corpo e Sangue del Signore, o meglio dell’Eucaristia ) si faceva gran festa. Intanto era uno di quei pochi giorni fra settimana in cui non si lavorava, poi il progresso ha cancellato alcune feste religiose perché, si dice, incidono troppo sulla produzione.

Per il Corpus Domini dunque tutto come alla domenica con in più la processione che era una cosa solenne. Nello stesso giorno c’era la Prima Comunione dei nostri bambini che naturalmente, nel pomeriggio partecipavano alla processione gettando petali di rosa dai loro cestini. C’era la banda e le case erano adornate di drappi colorati. Davanti a molte porte un piccolo tappeto di fiori.
In Piazza la processione si fermava per la benedizione del SS. Sacramento al paese ed era tradizione che l’Arciprete tenesse un breve sermone, in genere un’invocazione accalorata. Quando c’era il Priore di Valsenio toccava a lui quel sermone che rimbombava per via Matteotti e del Rosso e giù giù fino alla via della Sorgente.
Nel 1964 l’Arciprete don Guidani, non avendo trovato il predicatore, si preoccupava un po’ per il discorsetto da fare e mentre si passava le mani fra i capelli, seduto alla sua scrivania, sbuffava anche un po’. Il povero don Marino, presente, vedendolo così
In ansia, ebbe un’idea: “Arciprete, disse, perché non scrive una preghiera da leggere al posto del discorso?” Don Elviro colse la proposta al volo e lì, di botto, in pochi minuti vergò una bella preghiera che subito mise in bella copia.
Fu la prima e l’ultima volta che don Elviro la lesse in piazza. Il 18 gennaio dell’anno dopo l’Arciprete morì d’infarto e subito, pochi minuti dopo, sempre di crepacuore morì anche la vecchia mamma.
E’ la stessa preghiera che ancor oggi da più di 40 anni leggiamo nella sosta che la processione fa in piazza.
Fu l’ultima processione dell’arciprete, ma la sua parola risuona ancora oggi.
Giovedì 7 giugno 2007, alle ore 20, abbiamo deciso di ripristinare la vecchia processione del Corpus Domini. Il percorso sarà lo stesso e la sosta in piazza per la benedizione sarà l’ultimo atto pubblico, l’ultima processione dell’anno.
Dovremo aspettare l’anno nuovo, quella del Gesù morto per vederne un’altra

Don Giancarlo