Caro Marcello,
innanzi tutto ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo alla Sua lettera, ma una serie di circostanze, anche di natura tecnica, non ci hanno permesso di essere tempestivi come invece avremmo voluto. Per la redazione di un giornale locale come il nostro, che ha sempre ricercato il confronto, lo scambio di opinioni e di idee, ricevere posta da parte dei lettori è sempre motivo di grande soddisfazione e dunque eccoci qua, a tentare una risposta alla sua civilissima puntualizzazione. Il problema è: come rispondere?
Caro Marcello, più di uno, tra noi, tra i componenti della redazione, è stato uno di quei ragazzini del settore giovanile della metà degli anni '80 che Lei, con grande affetto, ricorda nella Sua lettera. Noi siamo stati parte della generazione di piccoli calciatori più vincente che l'A.C. Casola possa vantare e non c'è dubbio che buona parte delle vittorie e dei più bei piazzamenti sia avvenuta sotto la Sua presidenza. Grazie al Suo impegno, alla Sua totale dedizione, agli allenatori e alle persone che generosamente Lei stesso ha menzionato, tanti ragazzini hanno potuto praticare gratuitamente e con gioia uno sport bellissimo.
Come vede quindi, caro Marcello, siamo d'accordo con Lei. Non ci siamo dimenticati di quel periodo fiorente ed entusiasmante, in cui, per dirla con Lei: '&#8230,i nostri ragazzi primeggiavano in tutte le categorie e sugli spalti vi era una grandissima partecipazione di tifosi.&#8221,. E, aggiungiamo noi, in cui si sono poste le basi per le successive vittorie della prima squadra, alle quali quei ragazzini delle giovanili anni '80 hanno decisamente contribuito. Nessuno di noi in redazione, leggendo la Sua lettera, ha avuto niente da ridire, da contestare, anzi, se possibile ci sentiamo di confermare quanto Lei ha scritto. Dal Suo punto di vista è ineccepibile.
Il problema, se così si può chiamare, nasce da una scelta redazionale che evidentemente non è risultata completamente chiara. Spieghiamo meglio: in occasione della storica promozione del Casola in 1° Categoria, abbiamo pensato di pubblicare un numero speciale a ricordo delle quattro promozioni ottenute dalla nostra prima squadra nel corso della sua storia 'moderna&#8221,. E' stato aggiunto solamente un 'remember&#8221, degli albori di questa società solo per fornire ai lettori un preludio, una sorta di preambolo che spiegasse come l'A.C. Casola non sia nato dal nulla sul finire degli anni &#8216,70, ma aveva qualche radice che affondava in un passato ben più povero e remoto, fatto di passione ed entusiasmo. Il nostro intento dunque, non era quello di scrivere la storia del calcio casolano, che forzatamente è risultata approssimativa, ma solo di produrre un numero che celebrasse gli eventi più significativi della squadra maggiore. Negli anni '80 purtroppo, non ci sono state promozioni da festeggiare anzi, i nostri 'grandi&#8221, dovettero mandar giù anche qualche boccone amaro. Lei stesso nella sua lettera riconosce che le grosse soddisfazioni in quegli anni sono venute dal settore giovanile. Solo per questo motivo nel numero che celebra la prima squadra, non compare il periodo 1980-1989 (come del resto altre annate ancor meno fortunate).
Siamo consci dei limiti di quella pubblicazione, ma essa è l'espressione di una precisa scelta di redazione, volta a festeggiare un successo storico per il nostro paese e nulla più. Una scelta de Lo Spekkietto, criticabile fin che si vuole, ma pur sempre una scelta e, come tale, crediamo, rispettabile. In ogni caso, sarebbe veramente notevole se da questo scambio di opinioni nascesse l'opportunità di scrivere veramente una storia completa del calcio casolano, narrato dai protagonisti, da chi, come Lei, ha dedicato buona parte del proprio tempo libero a una passione che permette a tutti, fin da ragazzini, di far sport, stare in gruppo e misurarsi con gli avversari.
Speriamo di poterlo fare al più presto, per il momento, augurandole di tornare a far parte della Società, La salutiamo cordialmente.

La redazione de Lo Spekkietto
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