Ragazzi, ma vogliamo davvero fare finta di niente? Da quasi un mese abbiamo affittato una parte dei nostri cervelli per immagazzinarci notizie e immagini calcistico-mondiali e non ne vogliamo fare nemmeno una parola sul sito? Abbiamo celebrato con la giusta magniloquenza la straordinaria stagione del Casola e non vogliamo spendere nemmeno una riga per raccontarci le emozioni di queste serate (e ahimè di qualche pomeriggio passato al lavoro in compagnia di un vecchio televisore che più che farti vedere la partita te la fa intuire peggio di una radio)?
Già l'acquisto dei diritti TV da parte di Sky ha costretto molti di noi (che magari ancora pagano il canone RAI, poveri illusi disperati) a rinunciare all'abbuffata di partite, vogliamo toglierci anche il gusto di chiacchierarne, esprimere pareri da commisari tecnici di periferia, inkazzarci per un gol sbagliato? Finora scuso il silenzio mondiale de Lo Spekkietto pensando a un atteggiamento scaramantico, 'facciamo finta di niente che non vorremmo mai portare sfiga', ma adesso me ne frego e rompo il silenzio anche se non ho niente di preciso da dire, se non che l'altra sera vedere i tedeschi piangere, sdraiati sull'erba del loro 'stadio-talismano', distrutti dalla consapevolezza di essere stati battuti da una squadra più forte di loro sotto tutti i punti di vista, è stato un godimento eccezionale. Non ci provo neanche a descriverlo perchè so che tutti l'avete provato, razionalmente possiamo dire poveri tedeschi sono stati leali (durante e dopo la partita, non prima), se la sono giocata, è solo una partita di calcio e tutte queste belle cose, ma in quel momento lì il muso di Ballack (decisamente stronzo lungo tutto l'arco del match) rigato di lacrime era più bello del sorriso della Gioconda. Me ne frego se questo articolo è unpolitically correct, forse fra 10 giorni me ne vergognerò ma adesso no, adesso voglio starci dentro del tutto, voglio godermi l'avventura con la pancia e senza testa. E se domenica dovessimo fare lo stesso scherzetto ai francesi... adesso però sto zitto, perchè con loro è ancora tutta da giocare e davvero in questo caso scatta la scaramanzia e la paura di fare la meschina figura messa insieme dalla stampa teutonica e dai loro inviti al boicottaggio della pizza (che poi c'è anche andata bene, qualche anno fa avremmo rischiato le sanzioni internazionali se non l'invasione).
Allora non resta che parlarte di noi, della nostra squadra, di ragazzi che per tutto l'anno osanniamo o vituperiamo, che vivono spesso vite troppo grandi per riuscire a gestirle, che non hanno un'idea di quella che è la vita reale ma spesso permettono di sognare a chi nella vita reale, quotidiana e banale c'è immerso fino al collo e spera sempre che nessuno faccia l'onda. Ragazzi che vivono in un mondo che sta mostrando in questi giorni un marciume che nemmeno il più critico e scettico si sarebbe mai immaginato. Forse anche qualcuno di loro ci si è sporcato in quel marciume e il mondiale non laverà le loro macchie, però grazie a loro le nostre menti e i nostri cuori, almeno per qualche ora o qualche giorno, sono più leggeri. Non vorrei scivolare verso la china retorico-arteriotica del dottor Costa per il quale Rossi-Capirossi-Melandri sono sempre 'angeli del cielo che volano sulle ali delle loro Moto GP' (da pronunciare roca e rotta dal pianto), però credo che un ringraziamento da parte dei tifosi la Naizonale se lo sia davvero meritato tutto, non tanto per le vittorie (in fondo manca ancora quella più importante) ma per le emozioni che ci ha regalato, quasi avesse scelto di segnare all'ultimo minuto, di giocare in 10, di soffrire sempre, perchè alla fine il colpo risolutore, il tocco di genio e, perchè no, la botta di culo, giungano più inaspettate e gradite, come il primo bacio adolescenziale, mille volte programmato e sempre rimandato fino a quando la speranza sembrava ormai svanita.
Domenica sera può succedere di tutto. E' la terza finale mondiale della mia vita, in campo non ci vado io (ahimè!) ma mi sento emozionato come il primo giorno di scuola. Mi sorge il dubbio di non essere normale, ma spero che invece questa sia la norma, sia quello che tutti voi sentite, vi prego fatemi capire che il pazzo non sono io ma quello che domenica sera andrà al cinema!!!!

Michele Righini
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