Fammi segnare, ti prego.
Ti prego, fammi segnare.
Dopo tutto mi alleno sempre, e sempre al massimo.
E poi oggi sono particolarmente in forma.
Magari in questa partita non sono neanche titolare.
Fammi segnare lo stesso, indipendentemente che scenda in campo dal primo minuto o che salga a partita in corso.
Ma almeno fammi giocare.
Oggi, come sempre, è una partita importante, dai fammi fare contenti tutti.
Dopo una delle strade meno agevoli della storia calcistica dei nostri luoghi, Marradi per la precisione, scendi con lo stomaco un pò in lotta e un pò in fase di riassestamento.
Entri nello spogliatoio, cerchi il posto più familiare e appoggi la borsa.
Esci a vedere il campo per perdere quei minuti in più e....... oggi ti prego fammi segnare.
Guarda che bell'erba, non fa neanche freddo e oggi sono veramente in forma.
Rientri nello spogliatoio, siedi al posto che hai precedentemente occupato e cominci in maniera religiosa le tue piccole ma indispensabili manie.
E cominci a fasciare punti che infortuni precedenti rendono ancora oggi dolorosi, spalmi pomate che magari un giorno o l'altro un miracolo lo riusciranno a fare, indossi i calzini preoccupandoti che non ci sia la minima fastidiosissima pieguzza, infili i parastinchi controllando che il tutto avvenga in maniera disinvolta per non dover correre alcun rischio durante l'incontro.
Mentre procedi con queste maniacali abitudini ascolti la formazione, preghi il Dio di giocare e se giochi, preghi il Dio di farti segnare.
Poi senti che l'inizio dell'incontro si fa sempre più vicino, indossi le scarpe e ti immedesimi nei tuoi campioni, cerchi la carica giusta ed esci per il riscaldamento.
Dai che oggi ci siamo, tira aria buona, sembra un buon momento e poi dai che mi fai fare goal.
Cominci a fare i soliti esercizi di riscaldamento, che si tramandano da una vita manco fossero testi sacri, e cerchi sempre di eseguirli al meglio perchè da quelli capisci quali sono le tue sensazioni, qual è il tuo stato per affrontare l'incontro.
E così, esercizi per le braccia. per le gambe, sciogliete un pò, su di testa, un pò di allungamenti per i muscoli, un pò di palla due scatti e dentro per l'appello.
Dai che ci siamo, fammi fare goal, 'toc-toc' l'arbitro.
Buonasera e il signore vale per tutti (aspetta la partita e senti quante cose valgono per te), ok in bocca al lupo.
L'arbitro bisogna lasciarlo stare, pensiamo a dargli dei goal a questi e basta.
Mentre ci si avvia al centro del campo si pensa sempre, dai che oggi faccio goal, magari quello vincente, magari faccio tripletta (scherzo, ho leggermente esagerato)... mentre ci si avvia al centro del campo tante aureolee sbucano per quel breve tratto, tutte sincere, tutte esenti da colpe, tutte a invocare l'aiuto di....... tutte a cercare di propiziarsi le forze divine almeno per un goal.
E comincia la partita.
Azioni da una parte e dall'altra, tiri più o meno riusciti, qualche fallaccio, sviste arbitrali, poca soddisfazione per il gioco espresso, fuorigioco, rigore, spazza ecc. ecc.
Marradi-Casola avrebbero dovuto incontrarsi circa due mesi fa, si trovano di fronte oggi grazie al tempo che finalmente per questi giorni si è normalizzato,
l'incontro è terminato 1 a 0 per i padroni di casa che hanno segnato su rigore per un fallo più o meno esistente.
Seconda sconfitta di fila per il Casola che compromette non poco il cammino.
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