Il campo di Pasqua 2005 era stato all’insegna della pioggia e verrà ricordato dai più per un trasferimento lampo dalle tende allagate al terzo piano degli Olmatelli sotto un vero e proprio diluvio .
Quest’anno invece il tempo ci ha assistito e sotto un sole meraviglioso abbiamo potuto montare un piccolo campo: oltre alle tende le tre squadriglie hanno portato a termine la loro impresa ed il risultato è stato molto soddisfacente, anzitutto i Lupi hanno costruito una cucina da campo con ben quattro fuochi a disposizione e uno spazioso piano per preparare le cibarie. Cucina messa subito in funzione il giovedì sera dove sono stati cotti degli ottimi spaghetti al sugo e la mattina dove sono stati preparati latte e the per la colazione, le Pantere invece hanno costruito una comodissima panchina sulla quale trovare ristoro nei momenti di relax, sfruttata anche la notte per delle piacevoli chiaccherate sotto una luminosissima luna. Ed infine le Aquile hanno realizzato una delle costruzioni da campo più mitiche: la scarpiera, fondamentale per dare aria alle scarpe non sempre troppo profumate.
E così chi passava dalla statale sopra il campo sportivo poteva ammirare in quel fazzoletto di terra un piccolo campo scout ben organizzato.
Il Reparto, quasi al completo, si è presentato da subito in gran forma: unito, carico, desideroso di vivere quei tre giorni con grande entusiasmo e lo si è visto dalla velocità con cui i ragazzi e le ragazze con i loro zaini sono saliti sulle biciclette e come razzi (non proprio tutti) hanno percorso la pista ciclabile.
Il campo pasquale, come tutti gli anni, è stato scandito dai momenti canonici: lavanda dei piedi, processione Gesù morto, confessioni, Messa di mezzanotte e soprattuto la costruzione della croce.
È stato questo uno dei momenti più belli: dalla mattina tutto il gruppo si è rimboccato le maniche, una lunga fila di bambini e ragazzi si passava i vestiti che venivano accatastati con un quasi-ordine nei pressi della croce, già tracciata con i sacchi del pattume. Poi i lupetti ci hanno lasciato e il Reparto e Clan hanno steso gli stracci e la paglia che sono stati a loro volta imbevuti di olio bruciato. Quest’anno è stato bruciato ogni record.... poco pià di tre ore per completare l’opera.
Come ogni anno i ragazzi dell’Alta squadriglia del Reparto, insieme ai grandi del Clan hanno l’onore di accendere la croce e come ogni anno si sono ripetute le stesse scene: chi l’ha già fatto dichiara la propria esperienza con grande orgoglio, chi non l’ha mai accesa rimane in silenzio senza avere capito nulla di ciò che gli altri hanno detto e così i capi tentano di dare le istruzioni, tranquillizzano, rassicurano. Quest’anno è stato il turno di Greta, Ceci e Giulia, bravissime e coraggiosissime visto anche il vento che tirava, un’esperienza indimenticabile... indimenticabile come la sensazione di orgoglio che si prova quando si arriva davanti alla Chiesa e tutti ti fanno i complimenti. Il campo è proseguito nel migliore dei modi, un Reparto super-veloce ha smontato il campo in pochissimo tempo e ha raggiunto in orario (una delle poche volte) il resto del gruppo per la colazione e poi via di nuovo per un grande gioco.
La sera è arrivato uno dei momenti più belli, la cerimonia delle promesse... che tensione... che brividi... che facce... fantastico... con il gruppo ben schierato e partecipe del momento... tutti in divisa... con la pioggia che ha aspettato a cadere... con un leggero freddo pungente... con il fuoco al centro ad ardere...
E poi una verifica sotto la pioggia che scende come Dio la manda, che batte sui capelli, ma gli scout non si fanno scoraggiare da un po’ d’acqua e allora tutti che dicono quello che sentono, la gioia che provano, tutti che ammettono i propri piccoli errori, che rivelano la propria felicità... perchè vivere insieme, giocare insieme, ridere e piangere insieme, stare all’ombra di un albero a parlare, chiudersi dentro una tenda, scaldarsi al calore della fiamma del fuoco, correre in bicicletta sotto una pioggia battente fa sentire felici e cosa c’è di meglio che essere felici?

I capi
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