Scout

 

Eravamo tutti in attesa davanti alla sede, con lo zaino sulle spalle, quando abbiamo sentito il richiamo dei capi provenire dai giardini. Ci siamo radunati in cerchio ed abbiamo dato inizio alla nostra Uscita di Reparto con il tradizionale canto "Madonna degli Scout".Ci hanno annunciato che l'Uscita si sarebbe svolta al Fondeto ma non ci saremmo di certo arrivati in macchina!Il cammino era segnato da frecce, che avevano a fianco una frase riguardante gli Scout che noi dovevamo copiare e annotarci nel carnè.

Immagini lambite dal vento. Colori. Sassi. I volti di Gesù. Alberi. Silenzio che parla. Qual è il cuore del mio servizio? Lanterna. Fuoco. Luce. Cerchio. Dio è il centro di tutto.
L’uscita di preghiera è l’inizio del nuovo anno scout per noi capi, o meglio un’altra tappa del nostro percorso personale. La corona del rosario è un sentiero solitario nel bosco, è deserto, è disegnare il volto di Gesù come farebbe un bambino, è una testimonianza di una ragazza normale che fa una vita normale o forse no: non tutti cercano e trovano Dio.
Una Messa al tramonto e una cena in cima a Monte Fune per salutarci fra capi della zona di Imola e confrontarci sulle scelte riguardo ai gruppi. Un abbraccio con Dio.

Dalla Colla di Casaglia al Bivacco. Parte la Route 2013 e fa un caldo infernale, saranno i giorni più caldi di tutta l’estate. Lo zaino pesa da subito, ma una certa esperienza ci permette di essere equipaggiati bene e pronti a tutte le eventualità. Solo un fattore è stato previsto, ma non completamente: il rifornimento d’acqua. Ci vorranno 24 ore prima di ritrovare una fonte d’acqua. Passiamo 6 ore tra boschi, punti panoramici, felci altissime da abbassare con bastoni, rovi da strappare e il miraggio di una fontana. Il nostro rifornimento d’acqua è discreto, una borraccia a testa e una bottiglia grande d’acqua, ma la sete è tanta. Il sole inizia a tramontare, lo spettacolo è meraviglioso, ma non riusciamo a trovare il benedetto primo bivacco.

Eh sì, sono già 50 anni che esistono gli scout a Casola ;-)
Era il 1963 quando un gruppo di ragazzi, assetati di avventura e curiosi di tutto ciò che gli stava attorno, si unirono in un gruppo chiamato “Scout”, fondato sulla loro amicizia.
Oggi a distanza di mezzo secolo, gli scout continuano ad esistere nella nostra comunità.
Per festeggiare questo “mezzo secolo” di avventura, gli Scout attuali hanno deciso di ritrovarsi organizzando un campo di due giorni presso gli Olmatelli.
A tutti partecipanti hanno consegnato un fazzolettone rosso e una spilla come simbolo di appartenenza. Nel pomeriggio i ragazzi e i bambini dei vari gruppi hanno organizzato dei cantieri, cioè giochi ed attività che illustravano le cose più importanti del mondo scout. La cena è stata gentilmente cucinata dal gruppo degli Alpini. La serata si è conclusa con un’arena molto divertente a cui ha partecipato anche Cristiano Cavina che ha letto un bellissimo racconto della sua vita scout.
La mattina dopo abbiamo fatto una lunga passeggiata tra i monti. Arrivati in cima (e anche più in su) al Monte Fortino, anche se eravamo molto stanchi abbiamo giocato ad Alce Rossa e ci siamo divertiti tantissimo! Dopo aver giocato siamo tornati agli Olmatelli, dove abbiamo pranzato.
Le giornate si sono concluse con una grande messa al Parco Pertini. Infine per salutarci tutti quanti abbiamo fatto un enorme cerchio e un voga lunghissimo.

Buona Caccia a tutti!
Alessia, Camilla, Caterina

Per festeggiare i primi cinquant'anni di scoutismo a Casola, si terra', sabato 13 aprile presso il cinema Senio alle 20.30, una serata dei ricordi dalla preistoria ad oggi.



È online il sito dei '50 ANNI DI SCOUTISMO CASOLANO”.

https://casolascout1.wix.com/cinquantennale

Potete entrare nel sito anche cliccando l'icona 50° scout sulla colonna destra della hompage dello Spekkietto.

Carissimi fratelli il 19 Maggio del 1963 a Casola Valsenio venivano solennemente pronunciate le prime promesse scout di tutta la vallata del Senio.
Dal piazzale della Chiesa parrocchiale le prime e, fino ad allora, inaudite parole: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio ecc. ecc.' rimbalzarono sulle alte rive del Senio e si diffusero forti, solenni e suggestive all’intorno.
Le pronunciarono sette scouts e sei lupetti: i primi componenti della prima squadriglia libera di esploratori e della prima sestiglia libera di lupetti, ovvero il primo nucleo di seguaci di Baden Powwel che poi daranno vita alla fantastica e gloriosa esperienza del futuro gruppo scout Casola Valsenio 1°.

Per il gruppo scout Casola Valsenio 1 nel 2013 ricorreranno i 50 anni dalla fondazione del gruppo. L’anno sarà costellato di iniziative per festeggiare e ricordare le esperienze vissute dal lontano 1963.
Si parte con il CALENDARIO 2013.
Da sabato i bambini e i ragazzi del gruppo passeranno dalle vostre case per proporvi il calendario che immortala alcuni momenti significativi della vita scout. Ogni mese troverete tre fotografie che rappresentano il passato remoto, il passato prossimo e il presente del gruppo, a dimostrazione che gli anni trascorrono mentre i valori e le emozioni restano.

È ora di spiegare il fazzolettone e farci un bel nodo per iniziare un altro nuovo anno, non un anno qualsiasi, ma il 50° dalla fondazione dello scautismo a Casola Valsenio!
Già qualcosa bolle in pentola per festeggiare questo compleanno, ma non voglio rivelarvi niente.
Cari vecchi e nuovi scout, simpatizzanti e non… ESTOTE PARATI (siate pronti)! A tutto!

In diretta da Lozzo di Cadore, in provicia di Belluno vi presentiamo l’esperienza del campo estivo del reparto Mafeking di Casola Valsenio .

Il 26 febbraio il nostro branco è andato a Imola in occasione dell’anniversario della nascita di Baden Powell, il fondatore degli scout. Siamo partiti molto presto con la corriera che ci ha portato al Seminario Montericco dove molti altri lupetti di Imola e i loro capi ci aspettavano.

Se chiedi ai non so chi di certo ti diranno: “Natale a chi non so si aspetta tutto l’anno!...”
Per chi non l’avesse ancora capito il tema del campo invernale di noi lupetti era il Grinch, un essere verde come un pino, peloso quanto la renna Rudolf ma che proprio non sopportava il momento più atteso lungo l’anno da miliardi di bambini.. il Natale!

Il dieci aprile San Francesco ci ha condotto nei luoghi della sua preziosissima vita.
Un grazie a Franco Alpi molto disponibile e gentile, santo per averci sopportato durante il viaggio, fra i genitori anni ’70 rimasti sulle montagne verdi e lupi tamarri sparati sull’autopista!!!
Ma perché proprio Assisi? Perché Francesco? È il protettore dei lupetti, in primis, e quest’anno ci siamo dedicati alla sua umile e meravigliosa vita.

Auuuu!
Siamo i capi e i vicecaposestiglia del branco Waingunga di Casola Valsenio, composto da ben 34 lupetti e dai nostri vecchi lupi: Akela, Bagheera, Hathi, Kaa, Baloo e Wontolla.
Un giorno, mentre ci dedicavamo alla pittura dei nostri tavoli, i capi ci hanno sfidato con delle domande difficilissime, ma noi, molto astutamente abbiamo vinto la sfida ed ecco qua le nostre risposte. Bè non vi rimane altro che leggere l’articolo!!!

La memoria è uno dei difetti dell'uomo, per sua natura tende a dimenticare ed è per imprigionare emozioni che prende carta e penna e scrive, qui ci sono un infinità di motivi per cui vale la pena fermarsi.
Siamo partiti con la voglia di lasciare la 'realtà' alle spalle, avevamo bisogno di vivere in un sogno e ci siamo riusciti, siamo stati in un sogno che non si dimentica al mattino ma in uno di quei sogni che racconti agli amici e parli delle cose straordinarie che sono successe e gli spieghi tutte le stranezze.