Noto con piacere che si parla molto delle elezioni, di politica, senza troppi coltelli tra i denti.
Mi dispiace per i messaggi anonimi spediti a Stefano Bertozzi.
Quando si ha qualcosa da dire, è sempre bene prsentarsi con la propria faccia, e il proprio nome.
C'è una cosa che in questi giorni non mi torna.
La faccenda dell'Italia spaccata a metà.

Mi sarei preoccupato se uno qualunque dei due schieramenti avrebbe raggiunto il 90 %.
E se anche avesse vinto o perso con due milioni di voti in più o in meno, l'Italia sarebbe comunque rimasta spaccata in due.
Capisco quello che vuole dire Stefano Bertozzi.
Però dicendolo in quel modo si comporta come - a suo dire - si comporterebbero quelli dell'Unione.
Come se il centrosinistra fosse contrario a tutto, una mina vagante per la nostra società.
Senza la Cdl, l'Italia sprofonderebbe all'inferno.
Coppie gay che regolarizzano la loro posizione davanti allo stato, gente che fuma spinelli al Bar, tasse sull'aria che si respira.
E' vero che metà degli Italiani ha votato per il centrodestra.
Però è anche verò che l'altra metà, più ventimila, ha votato centrosinistra.
Se a calcio giochi bene una partita, ma la perdi al novantesimo in contropiede, non è che pareggi.
Senza contare che quella metà di italiani più ventimila è stata con molta tranquillità battezzata 'coglioni' da un primo ministro che per cinque anni avrebbe dovuto darsi da fare anche per loro.
Quanto alla libertà di cambiare canale, mi piacerebbe che Bertozzi spiegasse come mai il campione del liberismo, Berlusconi, non si sia dato da fare contro il monopolio televisivo.
In Italia c'è la libera concorrenza nelle telecomunicazioni?
Domani fondo una tv privata e la trasmetto in chiaro su tutto il paese.
Voglio vedere quanti minuti ci mette la polizia ad arrivare.
L'Italia è spaccata a metà non dal 10 aprile.
E' sempre stata spaccata a metà.
E sui valori tradizionali, o Cristiani, la predica, anche se voto a sinistra, non me la faccio fare da Calderoli, che si è sposato con rito celtico inneggiando a Odino.
Se Prodi riuscirà a governare o meno, questo è un altro discorso, e aspetteremo.
Di sicuro, non dovrà rispondere a un tribunale su come mai uno stalliere condannato per omicidio, mafioso dalla testa ai piedi, lavorava alle sue dipendenze proprio quando la sua società si stava trasformando in un impero con soldi piovuti dal nulla.
Capisco che per molti possa essere un dettaglio,
ma per me che sono un coglione, non lo è.
Io sono stato processato per molto meno, e la giustizia mi sembra qualcosa di importante, molto più dei Bot.
I ladri di polli in gabbia, quelli con con la grana ai caraibi.
Quanto a Fiorani, è uscito dal carcere, immagino che andrà a bersi un aperitivo con Consorte, ladro come lui.
Peccato che con le nuove leggi sui reati finanziari, questa gente vada a nozze.
negli Usa, tanto amati da Berlusconi ( a volte non a torto) uno come Fiorani si faceva trent'anni di gatta buia senza passare dal via.
E' sempre molto bello essere garantisti con le persone a modo e forcaioli con tutti gli altri.
Io, continuo a credere che rubare soldi dal contocorrente di un morto sia molto più grave che fumarsi un vagone di canne.

Vedremo se il centrosinistra riuscirà a stare in piedi.
Vedremo,perchè al momento nessuno della Cdl ha riconosciuto la validità del voto.
ha detto qualcosa sul voto ordinato e regolare una persona trascurabile come Ciampi, ma a quanto pare non conta.
Se l'avessimo fatto noi, mi immagino il casino.
Comunisti qua, comunisti la.
Quanto ai Pacs, che non fanno dormire un sacco di elettori, e a quanto pare nemmeno Stefano, neanche fossero il preludio all'Apocalisse, penso che il nostro buon Dio, in cui credo ciecamente, abbia cose più urgenti a cui pensare.
Molto più urgenti.
Lui ha un'ottima vista, e non scorre l'indice degli avvisi matrimoniali appeso fuori dalla chiesa per vedere se il cuore di un essere umano è buono o meno.

Cristiano Cavina
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