Ho aspettato qualche giorno per rispondere alla lettera di Albo, ero curioso di sapere quanti e quali commenti si sarebbero aggiunti a questo interessante articolo.
La mia sensazione in effetti era quella di trovarmi di fronte una situazione dove noi, ragazzi di 25-35 anni, ci interroghiamo su questo problema (che esiste, per carità!), ma nessun 'adolescente&#8221, pone il suo commento o la sua critica&#8230,
Devo dire la verità, un po' mi rattrista il fatto di non leggere mai, o quasi mai, un commento o un articolo di un ragazzo giovane del nostro paese che riguardi la politica, nelle varie forme in cui si può intendere.

Per me politica, come dice Albo, vuol dire proprio parlare del bene comune, delle necessità materiali di un cittadino, di scelte semplici, magari fatte sottovoce, ma che danno effettiva soddisfazione anche solo ad una persona (non è campagna elettorale&#8230, forse è utopia... non so).
Vorrei premettere che a Casola non si è mai sofferta, credo, la mancanza di luoghi per l'aggregazione, ad ogni associazione è stata affidata una sede e penso che le richieste, come i lamenti e le critiche, sono sempre state ascoltate e in molti casi esaudite.
La questione per i giochi all'aperto: io vedo il nostro paese alle prese con alcuni 'eterni&#8221, cantieri che stanno concludendo finalmente il loro iter. Questi lavori regaleranno al nostro paese molti spazi: il cinema (nella speranza che diventi molto più di una semplice sala cinematografica&#8230,), il parco dell'ex-campo sportivo (area verde per passeggiate, giochi, feste&#8230,) e il campetto esterno della palestra, che verrà ripristinato, illuminato e quindi migliorato rispetto a quello che era.
Importante sarà il recupero dell'ex-cinema ACLI da destinare a uso polifunzionale e più direttamente ai giovani, progetto in parte pubblico e in parte privato&#8230,
Questi cantieri hanno sicuramente rappresentato un disagio per i casolani, ma credo vadano inquadrati nella politica culturale e giovanile dell'Amministrazione comunale&#8230, ahimé, a volte serve anche il cemento.
Per il resto, riprendendo il discorso iniziale, mi trovo in accordo con Michele quando dice che certe cose vanno sudate, conquistate&#8230,. Questo in effetti è quello che manca! L'apatia dei nostri giovanissimi, per me, non dipende certo dai luoghi occupati dai cantieri o da capannoni, ma da una situazione psicologica che deriva soprattutto dalla famiglia, in primis, e dalla scuola.
Mi ricordo (&#8230,e sto parlando di solo 10-12 anni fa) pomeriggi in cui ci si divertiva a girare semplicemente al fiume o nelle nostre strade di campagna con il motorino, parlando con qualche ragazzo oggi ti accorgi che non conoscono nulla o quasi dei nostri luoghi, si giocava sempre a pallone, ovunque e comunque, indipendentemente dalla Mise o dalla Palestra, ci si arrangiava di più insomma&#8230,
E poi, soprattutto, vogliamo parlare delle feste? Il vero momento di aggregazione, libertà e divertimento che ha coinvolto la mia generazione (e oltre): Sasso, Raggio, Cà Folli, la Mise e per non parlare delle feste in casa di qualche 'coraggioso&#8221,: non c'era bisogno di un capannone per le feste! &#8230,Spesso ne parliamo ancora fra noi di quei bei momenti&#8230, beh, oggi non vedo questa voglia di organizzare e organizzarsi.
Non la voglio fare lunga e non vorrei neanche rivangare il 'si stava meglio quando si stava peggio&#8221,&#8230,ho solo 27 anni e da poco non faccio più parte degli 'adolescenti&#8221,, ma vedo già una grossa differenza in questi anni&#8230,
Nelle questioni familiari non voglio entrare, sono sfere private e ognuno si faccia il proprio esame di coscienza, vorrei però dire che la scuola non sta aiutando questi problemi dei ragazzi. Credo che la scuola che ha in mente il nostro Governo non va proprio in questa direzione: orari serrati, poco spazio per la creatività, per di più le recenti dichiarazioni contro l'educazione fisica e musicale. È inaccettabile! Gli insegnanti devono essere educatori non datori di lavoro.
&#8230,e qui, scusate, ma devo ricordare e ringraziare un mio amato Prof., Saviotti, che in 3° media fra quotidiani, poesie, educazione civica e sane discussioni mi ha fatto crescere più in fretta di una qualsiasi riforma scolastica..

So di non avere la ricetta né la soluzione e probabilmente non ho neppure centrato il problema, ringrazio comunque Albo per aver sollevato la questione. Nella speranza di leggere molti altri commenti magari proprio dai diretti interessati, rimango a disposizione per discutere e ricevere critiche o proposte.

L'Assessore alle Politiche Giovanili
Nicola Iseppi
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