I risultati parlano chiaro: quasi 3 casolani su 4 hanno confermato Giorgio Sagrini come sindaco. Complimenti dunque a chi ha saputo confermare la fiducia dei cittadini con un programma chiaro e una lista di consiglieri mirata e distribuita tra età e ceti. Analizzando i risultati nella complessività dell'ambiente politico casolano, mi sorgono però alcune preoccupazioni.

Premettendo che non sono la persona più idonea a trattare questi argomenti e che la giunta che verrà godrà della mia piena fiducia e di tutto il paese, vorrei fare osservare alcune problematiche.
Voglio precisare inoltre visto l'importanza e la delicatezza dell'argomento che le mie supposizioni non sono mirate a nessuna persona e nessun partito, sono considerazioni generali sul paese nel suo complesso politico
La mancanza di alternative - percentuali così alte non sempre nascono dalla 'perfezione' dei vincenti, bensì spesso anche dalle mancanze dei perdenti, al di là dei meriti e demeriti in campagna elettorale è preoccupante il numero di consiglieri extra-casolani che si sono candidati.
Qualità e quantità all'Opposizione - Si è parlato all'interno dello spekkietto dell'importanza di una forza all'opposizione (ovviamente costruttiva e non distruttiva) e delle relative difficoltà, 3 forze frammentate al minimo potranno garantire e sostenere una risposta e una proposta alternativa?
Detto così sembra che io sia terrorizzato dell'avvento di una 'dittatura' in comune, ma in realtà penso che in tutti i campi la competitività migliori le cose e spinga la gente a dare il 300% piuttosto che il 100%, con questo non penso che la prossima giunta si adagierà sugli allori, ma è chiaro che avere una opposizione che ti fa sentire il fiato sul collo ti porta a muoverti in maniera forse più efficace oltre ad avere anche un apporto maggiore e completo di più punti di vista per amministrare il paese.
Futuro della Politica Casolana - Un altro punto è il futuro, a cosa porteranno queste percentuali? Il desiderio di fare politica all'opposizione diventerà più forte della paura di una clamorosa disfatta?
Le forze politiche in gioco proporranno i candidati 'migliori' o le seconde linee perchè 'tanto a casola non si vince'? Il 75% deventerà così 99% alle prossime elezioni?
Concludendo non voglio screditare certo chi ha vinto, ripeto meritatamente visto i dati e visto che la maggior parte è presente da anni in giunta, penso solo che per il bene della vita politica del paese le diverse proposte in gioco debbano avere più equilibrio, poi vinca il migliore, non mi interessa se Tizio o Caio.

Matteo Cenni
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