Se la programmazione della 'notte bianca' poteva sembrare blanda o lasciata al caso, a smentire i più maliziosi ha pensato la struttura del Carro della società Sisma che -con una sporgenza molto accentuata del lato destro- ha dato da fare a tutti i costruttori coinvolti nel trasferimento fino alle 11 passate, attraendo molti spettatori incuriositi.

Le difficoltà si sono incontrate dopo qualche minuto di trasferimento quando poco dopo aver lasciato la piazzola di costruzione nei pressi della piscina, si è reso necessario il taglio dei primi rami di pino in prossimità dell'incrocio della Buratta. Una volta completata la manovra di sterzata per entrare in via Roma ci si è subito resi conto che gli alberi da sacrificare sarebbero stati molti di più. Forse il progetto del carro non aveva previsto l'evenienza, forse nessuno aveva pensato di far potare gli alberi a modo, fatto sta che l'atomica della Sisma è stata in moto fino alla fine del viale. Più doloroso fù il trasferimento dello scorso 2005, dove il carro della nuova società peschiera cedette allo sforzo e ruppe una delle poi diventate famose 'palarine'. Sicuramente più doloroso per i costruttori, meno per le piante.
Alberi a parte, l'idea dello spostamento notturno dei carri ha avuto il suo fascino, e il pubblico attento ha seguito l'avventuroso trasferimento fino in Piazza Oriani. La sorte ha poi deciso che il primo carro a sfilare Martedì 25 Aprile sarà quello della Input, seguito da Sisma e Peschiera.
Intanto i lavori continuano in via Santa Martina, dove si stanno sistemando i particolari e dove la maggiore visibilità dei carri dovrebbe attrarre un maggior numero di spettatori alla Festa di Primavera.

Francesco Rivola
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