Volevo scrivere qualcosa su domenica, e per buona parte del viaggio in treno ci ho pensato su. E la maggior parte delle cose che pensavo non mi piacevano. Poi, quando sono entrato nel sito, ho scoperto che mi ero dimenticato la password ed ho incasinato il computer per averne una nuova (Checco, me ne è arrivata una allucinante, che deve essere in lingua Maori. O in sanscrito, credo)
Sono abbastanza d'accordo con i più e meno della festa fatti da Michele, a parte il verdetto della giuria (ovviamente). Una delle cose più belle è stata la pubblicità della 'Demolizioni betulla', nella relazione della Input.

Mi è piaciuto quello che ha scritto Mandaro, e quello che ha scritto raga.
Non ho molte cose da dire.
Volevo sinceramente fare i complimenti, e ringraziare Elisa e la Input al completo per tutta la meraviglia che hanno saputo regalare a tante persone.
Volevo ringraziarli per la passione che ci hanno messo.
E che sono sicuro ci metteranno per i prossimi anni.
E' certo che presto la bandiera bianca finirà in mano loro.
In questo caso, sono tranquillo, perchè finisce in buone mani.
E volevo ringraziare la peschiera, che può anche non piacere per un sacco di motivi, ma che ogni anno riesce a portare in piazza un carro con cui bene o male bisogna fare i conti.
Credo che questo valga più di ogni vittoria.
Poi, possiamo discutere su tutto il resto.
Senza nessun problema.
Ho qualche sassolino nella scarpa, per alcune cose che ho letto qua e là, ma sinceramente non riesco a tirarle fuori per iscritto.
Preferisco parlarne al bar.
Niente di che, in ogni caso.
Molti hanno detto che è più facile vincere, con me che scrivo le relazioni.
Io non credo.
Per esperienza personale so che, per quanto possa scrivere bene alcune volte, le mie parole non sanno tenere inclinato di 15 gradi un palo alto otto metri su cui ci deve stare una persona, e nemmeno colorare con una certa sfumatura la grembialina.
La storia dei carri è piena di cicli vincenti.
Lo è stato per la Sacknussen, lo è stato per la Psica, adesso lo è per noi.
Finirà, come tutto, del resto.
La Peschiera è passata attraverso grandi delusioni, come Gaia, il carro che ha cambiato tutti quelli venuti dopo di lui, che arrivò terzo, e attraverso grandi perdite. Omar sagrini ci ha lasciato troppo presto e solo Dio sa cosa avrebbe saputo tirare fuori.
Semplicemente, raccogliamo quello che abbiamo seminato in tanti anni.
Verrà il momento anche per gli altri.
Sono qua a torino, e penso a Casola, a questa nostra passione che per me implica più appartenenza al mio paese che un sacco di altre cose.
Penso sia venuto il momento di alzare di un paio di gradini la portata della festa di primavera.
Guardando i carri di quest'anno, guardando gli occhi della gente di via che se li fissava a bocca aperta, credo che i tempi siano maturi.
Per quello che posso, farò tutto il necessario.
Un abbraccio

Cristiano Cavina
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