È quasi tutto pronto. Anche Casola Valsenio festeggierà l’arrivo dell’autunno con una festa. In attesa di ottenere il marchio I.g.p, il paese collinare apre questa parte dell’anno con uno dei suoi principali testimoni della produzione agricolo - colturale autunnale di queste terre: il marrone.
Il territorio della Comunità Montana, interessato da questa antica coltivazione, si estende all’interno di un fecondo areale per il castagno, precisamente lungo le valli dei fiumi Senio e Lamone. Da alcuni anni le amministrazioni comunali hanno aperto un discorso particolare con gli agricoltori al fine di rendere sempre più significativa e pregante la produzione del frutto del cosidetto “albero del pane”. Per quanto riguarda la produzione della collina faentina i numeri sono, infatti, significativi. La superficie agroforestale complessiva si aggira attorno agli 11mila ettari, in castagneti da frutto coltivati si è attorno ai cinquecento ettari, mentre la produzione annua complessiva di marroni è di 2.500 quintali, infine la produzione annua complessiva di legno di castagno è di 10mila quintali. Al fine di rendere l’autunno anche un momento di attrazione turistica e di conoscenza su questo frutto, l’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco, la Società di Area, la Comunità Montana, la Provincia di Ravenna, la Regione Emilia Romagna, il Consorzio “Tre Valli” e la Strada del Sangiovese delle Colline di Faenza organizza la prima “Festa del Marrone” di Casola Valsenio. Una due giorni in cui il paese collinare diverrà una vera e propria vetrina vivente sul marrone, sui suoi usi e sui costumi legati a questa tradizionale produzione agricola. Nella giornata di domenica 9 ottobre 2005 in Piazza Alfredo Oriani e in Via Cardinal Soglia sarà allestito un “Mercato dei Marroni”. Saranno presenti numerose bancarelle dei castanicoltori delle valli del Senio, Sintria e Lamone con marroni freschi, bruciati, bolliti e prodotti derivanti dalla loro lavorazione e trasformazione. Inoltre sarà possibile degustare e acquistare i vini di aziende locali e della “Strada del Sangiovese delle Colline di Faenza”. Per l’intera durata della Festa gli spazi casolani saranno allietati da spettacoli musicali e di intrattenimento a cui si aggiungerà una mostra fotografica a cura del Circolo fotografico sui “Colori e suggestioni dei Castagneti dell’Appennino casolano” e la mostra d’arte con le opere del terzo concorso “Casola Valsenio, il paesaggio, i colori e la gente”. Sempre presso la Piazza Alfredo Oriani verrà allestito anche uno stand gastronomico con piatti autunnali e a base di marroni come castagnacci, polenta di marroni, polenta coi fagioli, ravioli di marroni e torta di marroni.Precederà la giornata di domenica un momento di approfondimento sul tema della coltivazione e sugli sviluppi economici, turistici e culturali della coltivazione del marrone casolano. Nella giornata di sabato 8 ottobre, a partire dalle 15.30 presso il Cardello (Sala Luisa Pifferi) si potranno seguire i lavori della conferenza sul tema: “Il Marrone di Casola Valsenio tra storia, tradizione e nuove opportunità di sviluppo”. Aprirà l’incontro l’intervento di Giorgio Sagrini, Presidente della Comunità Montana dell’Appennino Faentino a cui faranno seguito altri approfondimenti curati da Beppe Sangiorgi, Alberto Belosi, Fernando Zanna, Ermanno Poli, Presidente del Consorzio “Tre Valli”, Pierlorenzo Rossi, Direttore del GAL “L’Altra Romagna”, Roberto Rinaldi Ceroni, Presidente del Centro di Educazione Ambientale e del Prof. Daniele Bassi, dell’Università di Milano. Chiuderà l’assise l’intervento di Tiberio Rabboni, Assessore regionale all’Agricoltura.
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