Un esperimento che ha fatto molto parlare e di cui sentiremo l'eco nei prossimi giorni si svolgerà questa sera dalle 21 alle 23,30 al Paladozza, dove Santoro con l'iniziativa Rai per una notte, si è riorganizzato per aggirare la censura mediatica che ha coinvolto i talkshow politici in vista delle elezioni regionali. Santoro con la redazione di Annozero ha organizzato un network, ha trovato qualche sponsor, ha chiesto donazioni online (obiettivo di autofinanziamento raggiunto in pochi giorni) e si è strutturato per trasmettere online e su una serie di emittenti private tra cui Current TV (canale 130 di Sky)

Ci sono i presupposti perchè l'iniziativa sia ripetuta in altre occasioni e se l'esperimento di stasera avrà successo dal punto di vista tecnico e di pubblico, assisteremo sicuramente al lancio di una nuova forma libera di comunicazione del nostro paese (alla faccia di chi sventola la parola LIBERTA' ma pilota 6 reti nazionali). A riprova dell'importanza della manifestazione e a dimostrazione del fatto che forse non tutti sono stati completamente ipnotizzati, l'iniziativa ha il sostegno della Federazione nazionale della stampa.

Francesco Rivola

dal SITO UFFICIALE dell’evento
L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera.
Per questo la Fnsi - Federazione Nazionale della Stampa Italiana - ha deciso di organizzare “Rai per una notte”, uno sciopero bianco per la difesa della libertà di stampa e dell’informazione che si terrà Giovedì 25 marzo, dalle ore 20 alle 24, al Paladozza di Bologna e comunque visibile in streaming su internet o su Current TV (canale 130 di Sky)

Rai per una notte sarà una manifestazione – trasmissione condotta da Michele Santoro con la partecipazione di Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e molti altri ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo.
La Fnsi e l’Usigrai – Organismo sindacale di base dei giornalisti Rai - metteranno a disposizione su Internet le riprese video e audio della manifestazione e consentiranno a tutti coloro che vorranno di riprendere e trasmettere in Tv o per radio l’intero evento.


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