I RICORDI DI NICOLETTA CAVINA

Dopo 50 anni oggi è la prima volta che scrivo alcune righe per Lo Specchio/Spekkietto.

Il mio ricordo della vita della redazione va a quelle sere di sabato quando ci si ritrovava tutti  insieme ,dopo cena , per finire il giornale e per farlo uscire entro il fine settimana.

C’era chi doveva ancora finire l’articolo, chi con gli ormografi scriveva i titoli,  chi incominciava a ciclostilare girando la manovella: io ero una di queste. E finalmente alle prime ore del mattino terminavamo impaginandolo molto soddisfatti.  Era molto bello stare insieme e condividere le nostre idee. Ricordo anche quando i nostri amici universitari raccontavano a noi,  che vivevamo soprattutto la vita del paese, quello che accadeva a Bologna durante le manifestazioni studentesche. Insieme discutevamo gli articoli appena pubblicati e insieme facevamo proposte per quelli che avremmo scritti per il  numero successivo. Voglio ribadire “insieme, nel bene e nel male” come  ricorda una vecchia canzone scout, oggi un po’ dimenticata; E’  così che siamo cresciuti. Ora è tutto computerizzato, tutto on-line. Si scrive con la posta elettronica, su Facebook, un computer a testa e con Whatsapp si fa il resto. Ognuno a casa sua e il giornale te lo trovi già fatto e confezionato in una scatola, pronto per la distribuzione.

 

 

Ecco questa, la distribuzione, è rimasta come allora. Per ora non è ancora stata delegata ad Amazon.

Questi sono i bellissimi ricordi per me, di noi ragazzi e ragazze di allora che poi siamo diventati genitori e nonni e che, se ci è permesso, vorremmo ancora  raccontare e possibilmente insegnare ricordando che siamo stati scout e uno scout, una volta diventato scout, lo è per sempre.

Buona strada e lunga  vita “Spekkietto” .

Nicoletta Cavina

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