I NOSTRI PRETI A CASOLA VALSENIO -
Presentazione, il 12 Novembre alle ore 21 presso il locale 'Rintocchi e Sapori' del volumetto pubblicato a cura di Giacomo Giacometti.

Due pubblicazioni uscite in rapida successione, lodevolmente promosse e curate da Giacomo Giacometti, ripropongono alla nostra attenzione la memoria di quelle figure, carismatiche e fondamentali nella definizione del tessuto sociale e spirituale del nostro territorio, che furono i “nostri preti”, avvero i parroci ed i religiosi, oggi defunti, che per periodi più o meno lunghi, negli ultimi 60 anni, hanno inciso direttamente o indirettamente sulla formazione e sulla vita religiosa della nostra comunità.
Ricordiamo che Giacomo non è nuovo a queste iniziative ed infatti si deve a lui la pubblicazione di un altro volumetto, stampato 5 anni fa per rievocare, a 40 anni dalla morte, la cara memoria dell’arciprete Don Elviro Guidani che guidò ed amministrò la nostra parrocchia – ovvero, più precisamente, la parrocchia del centro abitato di Casola “Assunzione di Maria Vergine” – per sedici anni dal 1948 al 1965.
A Giacometti da tempo, e soprattutto dopo la scomparsa dell’ “Arci” Mons. Giancarlo Menetti, stava a cuore ravvivare il ricordo di un altro arciprete: don Adamo Peppi, che fu in cura d’anime al nostro paese negli anni difficili dell’ultimo conflitto mondiale ed in particolare durante il passaggio del fronte sul nostro territorio.
Ed è stato così che, dopo aver raccolto documenti e testimonianze, ha dato alle stampe un opuscoletto intitolato “Don Adamo Peppi, un arciprete non dimenticato” che è uscito ufficialmente il 15 agosto 2010, giorno dell’Assunta, in occasione della cerimonia di posa di una piccola lapide rievocativa del medesimo sacerdote nel nostro cimitero comunale.
Poi, non contento, l’amico Giacomo deve aver pensato che era altrettanto importante tener vivo il ricordo di tutti gli altri sacerdoti e religiosi affacciatisi sulla scena del nostro vivere quotidiano nell’ultimo mezzo secolo, e così ha dato alle stampe un compendio di memorie di 31 sacerdoti e di due istituzioni religiose: i Frati Minori Cappuccini e le suore Maestre di S.ta Dorotea.
Questo ultimo volumetto non è ancora ufficialmente in distribuzione e verrà presentato la sera di venerdì 12 Novembre presso “Rintocchi e Sapori” durante un incontro a cui tutta la popolazione interessata è invitata.
Entrambe le pubblicazioni rappresentano uno sguardo istruttivo ed insieme affettuoso su uno scorcio importante del nostro passato e su personaggi che hanno inciso in maniera determinante
sui nostri modi di essere e di rapportarci, non solo per quanto attiene alla vita religiosa e spirituale, ma anche e significativamente per tutto ciò che concerne la più ampia rete dei rapporti sociali.
I nostri parroci infatti sono sempre stati un tramite fondamentale di mediazione sia nelle relazioni interpersonali fra i parrocchiani e, in senso più lato fra i cittadini, e fra i parrocchiani e cittadini e le istituzioni. Ciò emerge in modo assai evidente, talvolta drammatico, quando si esaminano gli eventi perigliosi e burrascosi dei periodi di guerra e di conflitto, sia armato che ideologico, o i momenti di crisi economica e di oscuramento dei valori morali. Ma , a ben guardare, la loro funzione di personaggi istituzionali di fondamentale riferimento, non solo per le specifiche competenze religiose e liturgiche, risulta ben evidente anche nelle relazioni normali di tutti i giorni e di routine. A partire dall’azione formativa spirituale dei giovani, dalla promozione di modelli comportamentali sociali e morali corretti, dal sostegno alle famiglie ed alle persone in difficoltà sia spirituale che materiale, dalla diffusione della cultura, fino alla messa a disposizione di momenti di incontro ricreativo e fraterno per la popolazione.
La lettura delle due pubblicazioni che, sia detto per inciso, si presentano anche con una veste tipografica ed una impaginazione dinamica, accattivante e di facile consultazione, costituirà senza alcun dubbio un momento di istruttivo e piacevole approfondimento della conoscenza del nostro passato più recente.

Qui di seguito riportiamo anche la specifica recensione del primo opuscoletto “Don Adamo Peppi un Arciprete non dimenticato” che era stato predisposto per il numero 44 de Lo Spekkietto e che invece sarà proposta nel prossimo numero per ragioni di spazio.

DON ADAMO PEPPI ARCIPRETE A CASOLA IN ANNI DIFFICILI
Giacomo Giacometti ha portato a termine, con l’appoggio ed il sostegno della Parrocchia, una lodevolissima iniziativa a cui aveva cominciato a pensare dopo la morte dell’ Arci Mons. Giancarlo Menetti.
L’intento era quello di rinfrescare nei cittadini più anziani o portare a conoscenza di quelli giovani, giovanissimi o semplicemente solo leggermente meno anziani, la memoria di un arciprete che aveva retto con energia, grande carità e coraggio la nostra parrocchia negli anni perigliosi e duri dell’ultima guerra - con tutto ciò che ha comportato il passaggio del fronte nel nostro territorio - e quelli dell’immediato dopoguerra - con tutti i guasti e le distruzioni a cui rimediare e le ferite della guerra civile da rimarginare.
L’arciprete di cui si parla è Don Adamo Peppi parroco a Casola dal novembre del 1936 al 12 agosto 1948, giorno in cui, ad appena 60, anni lasciò questa terra per ritornare alla casa del Padre celeste.
L’iniziativa, anche grazie alla collaborazione dei parenti di Don Peppi, ha avuto pieno successo e si è concretizzata nell’apposizione di una lapide ricordo nella “galleria degli arcipreti” del cimitero comunale e nella stampa di un agile e ben fatto libretto di memorie che restituisce al ricordo dei Casolani la bella immagine di questo solido sacerdote.
Il libretto, intitolato “Don Adamo Peppi, un Arciprete non dimenticato” contiene una sintetica biografia del sacerdote e raccoglie alcune interessanti e vivaci testimonianze dei casolani che lo conobbero, fra cui quella stessa di Giacometti. Particolarmente toccanti quelle che lo ricordano quando metteva a repentaglio la sua incolumità, con l’aiuto di Giacomo Sagrini ed Emilio Dall’Osso, per portare al cimitero le salme dei defunti. Oppure quando organizzò nella cantina della parrocchia un rifugio per coloro che erano rimasti senza tetto a causa dei bombardamenti, senza esitare ad ospitare di nascosto in chiesa, nel retro dell’altare, una mucca sottratta alla voracità dei tedeschi, per potersene poi servire a sfamare i bimbi accolti in parrocchia.
D’altra parte Don Peppi alla guerra aveva dovuto farci l’abitudine, essendo stato cappellano militare sui fronti della Prima Guerra mondiale meritando la medaglia d’argento per il suo coraggioso comportamento nel portare soccorso ai soldati feriti e morenti.
Il giorno di Ferragosto, festa della Madonna Assunta nostra patrona, in chiesa, durante la S. Messa vespertina è stata benedetta la lapide, collocata poi successivamente al cimitero. E’ seguita nel cortile della chiesa un incontro festoso e conviviale dei parrocchiani con la partecipazione dei parenti del sacerdote.
Il libretto “Don Adamo Peppi, un Arciprete non dimenticato” lo si può acquistare presso le tabaccherie oppure in parrocchia. Tutto il ricavato andrà a coprire le spese dell’iniziativa e chi volesse contribuire con una offerta potrà farlo presso la Parrocchia.

Alessandro Righini
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