Nell'ottica di attenzione alle potenzialità del territorio, che però non ceda a facili semplificazioni e mistificazioni a fini turistici, sono da segnalare le capillari iniziative messe in atto in campo museale dal comune di Castel del Rio. Dopo aver ospitato già da molti anni nei locali della rocca il Museo della Guerra e dal 2002 il nuovo Museo del Castagno, ha inaugurato sabato 3 aprile una ulteriore sezione di stampo etnografico, dedicata alle botteghe artigiane.
Il progetto e la realizzazione ad opera di Venerio Montevecchi, che già aveva curato il Museo del Castagno, ha trovato sede nei medesimi locali dove avevano sede le botteghe del fabbro e del calzolaio del paese. L'iniziativa si connota in questo modo sotto un forte segno contestuale, senza voler operare generali ricostruzioni di fantomatiche civiltà contadine, ma come museo-memoriale dedicato alla memoria di tutti gli artigiani del paese. Precisi rimandi alle vicende degli stessi, li rendono infatti protagonisti, in una messa in mostra della loro perizia e delle loro capacità, in una lettura che evidenzia come l'artigianato proprio perché in antitesi alla creazione seriale, fosse spesso sospeso a cavallo della creazione artistica. Un museo dove l'esposizione degli antichi attrezzi di lavoro non sacrifica il discorso diacronico, evitando di consegnare tutto ad un passato indistinto, ma con l'occhio attento alle congiunture tecniche e sociali che hanno modificato questi mestieri, come era stato già fatto nel caso del Museo del castagno dove viene onestamente messa in luce la particolare congiuntura che portando il marrone di Castel del Rio a divenire prodotto tipico protetto, ne ha rivalutato le sorti dando nuova vita a tutta la struttura paesaggistica e socioculturale che vi è dietro. L'installazione, che ha anche una spiccata vocazione didattica, si presenta particolarmente interessante proprio per questa sua collocazione eccentrica, in quanto suggerisce la possibile creazione di un piccolo sistema museale locale di tipo diffuso sul modello ecomuseale, (è già in progetto l'inclusione di un mulino ad acqua) con molti centri di interesse che permettano una reale esplorazione del territorio, e dove i molti punti di interesse siano riuniti in una concreta progettualità orientata verso la funzione di pubblica fruibilità ed arricchimento dell'offerta culturale. Una iniziativa quindi che contribuisce a conferire spessore culturale all'onda lunga del movimento legato alle vie dei sapori ed agli itinerari enogastronomici, in una prospettiva realmente sistemica.

'Gli artigiani di un tempo erano i detentori di antiche arti che si trasmettevano da padre in figlio assieme alla bottega, a quel capitale di arnesi e di esperienze che la famiglia aveva accumulato per generazioni. Si trasmetteva anche la vigoria ed il coraggio necessari ad esercitare un mestiere in proprio. La presenza delle botteghe artigiane era fondamentale: la vita di un paese o di un quartiere di città passava anche attraverso di esse.”, (Dal depliant del museo)

Per informazioni e visite: Comune di Castel del Rio ufficio turismo tel. 0542 95906 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Andrea Benassi
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