Anche quest’anno si è svolta, con grande successo, la Festa dei Frutti Dimenticati. Questa importante manifestazione che ha contribuito a far conoscere Casola in tutta Italia, è arrivata alla quattordicesima edizione.
Grazie all’impegno della Pro Loco, l’Amministrazione Comunale e le numerose associazioni che hanno contribuito all’organizzazione e alla gestione dell’impegnativo evento, si può dire che il paese si è dimostrato all’altezza nell’ospitare migliaia di persone che già dal sabato pomeriggio hanno riempito le strade del centro storico acquistando i ricercati prodotti presentati dagli espositori.

Così come lo scorso anno siamo stati baciati dalla fortuna: un tempo meraviglioso sia il sabato che la domenica ha contribuito senza dubbio al successo della festa, così come gli espositori che non si sono smentiti presentando delle bancarelle ben curate sempre più ricercate con prodotti originali.
Durante la prima giornata della manifestazione si è svolto nei Vecchi Magazzini, per il secondo anno, il convegno dal titola“Frutti dimenticati. percosi a confronto fra territorio, tipicità e tradizione” nel quale hanno partecipato: Katia Fava, del Ristorante Fava, Antonia Cavalieri del parco dei boschi di Carrega in provincia di Parma, Salvatore di Novella, responsabile del museo delle Erbe di Teggiano in provincia di Salerno, Mario Izzo, dell’Istituto Sperimentale di Frutticultara di Roma, Ivo Scarpetti, responsabile del museo della Frutticoltura di Massalombarda. Il convegno è stato seguito anche quest’anno con interesse e non ha mancato di fornire nuovi spunti e messaggi di riflessione.

Sembra davvero che sia andato tutto bene… Bè, siamo onesti, qualche critica ce la siamo portati a casa: il concorso delle marmellate ha suscitato qualche polemica, il bombolone del gas dello stand gastronomico “grande” verso la sera della domenica ci ha fatto sudare freddo… ma è proprio il caso di dire che tutto è bene ciò che finisce bene… Ritengo che le persone che sono venute a Casola per la Festa dei Frutti Dimenticati, così come la domenica precedente, nella Festa del Marrone, siano state bene, si siano godute una bella giornata, non siano rimaste deluse e chissà, magari torneranno anche il prossimo anno portando altri amici, magari!
Ho sentito qualcuno lamentare il prezzo dei marroni 4 euro dicevano che a quel prezzo li trovavano anche in centro a Milano… Sarà, ma i nostri sono più buoni…

Prima ho accennato alla festa del Marrone. Ebbene quest’anno per la prima volta è stata organizzata la Festa del Marrone. Da qualche tempo è in atto uno studio per ottenere l’IGP del Marrone coltivato nella nostra zona (provincia di Ravenna). Nella nostra provincia è il Comune di Casola a possedere il più alto numero di castagneti e così la produzione di marroni non passa inosservata. Quest’anno con la presentazione di questa ricerca, svoltasi sabato 8 ottobre alla sala Pifferi al Cardello si è svolta la prima Festa del Marrone, domenica 9 ottobre. Anche questa festa ha ottenuto un buon successo, aldilà delle nostre aspettative: fare una festa del marrone era una sfida non da poco considerato che la nostra zona è ricca di queste manifestazioni ben più conosciute rispetto alla nostra: penso a Palazzuolo, Marradi e Castel del Rio, solo per citarne qualcuna… Eppure è andata bene. Questo ci fa ben sperare mettere in piedi due importanti manifestazioni nel mese di ottobre è rischioso per tanti motivi: stancare la gente, sfiancare la Pro Loco e le Associazioni che collaborano con essa, rischiare con il tempo (ti può andare bene una domenica col sole, ma in ottobre due domeniche di fila è impossibile!) eppure siamo riusciti a vincere tutte queste scommesse, l’anno prossimo si vedrà.

Non perdiamo occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che hanno contribuito al successo. Senza l’importante impegno di queste persone sarebbe stato impensabile mettere in piedi tutto questo soprattutto con un livello qualitativo così elevato. A tutti un sincero ringraziameto.

Roberta Foschi
Pro Loco
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