Intervista a Simone Visani Presidente dell'AC Casola

Partiamo da una dimensione molto personale. Che cosa hai provato quando hai appreso la notizia del crollo e poi hai visto direttamente la frana che si è portata via un pezzo di campo?

La notizia l'ho appresa da Cristian Visani, che mi ha chiamato appena ha raggiunto la struttura, e mi ha inviato una foto in cui si vedeva il disastro, lo smarrimento iniziale è stato enorme, presto sostituito, però, dalla voglia di ripartire e di garantire continuità all'attività calcistica, a tutti i livelli, pertanto la prima preoccupazione, dal momento che nessuna persona risultava ferita o dispersa, è stata quella di mettere in salvo il materiale sportivo e trovare strutture adeguate agli allenamenti ed alle partite di tutti, grandi e piccoli. Un compito gravoso che per ora stiamo onorando alla grande.

Hai raccontato in assemblea quanta solidarietà sia arrivata da tutti i casolani, dai paesi vicini e dalle istituzioni. Senza dover per forza mettere un ordine ci puoi raccontare un episodio, una telefonata, un messaggio o un gesto che ti ha particolarmente colpito e che può riassumere bene i sentimenti di quei giorni?

I primi momenti sono stati ovviamente molto convulsi, tutto un continuo di telefonate e mail, tutti che offrivano aiuti, ospitalità o anche solo una parola di solidarietà. Mi dispiacerebbe fare differenze, ma se proprio devo citare qualcuno, direi i due comuni confinanti: Riolo Terme e Palazzuolo, con i rispettivi sindaci: Nicolardi e Menghetti e presidenti di società: Cavina e Visani; il Solarolo Calcio, nella persona del Ds Cesare Mainetti, cui sono legato da un' amicizia di lunga data, e naturalmente Cristiano Cavina e Stefano Olivucci, che fin da subito hanno coinvolto sia l'ambiente letterario che quello speleologico in un opera di Fundrising di fondamentale importanza per la ricostruzione.
Detto questo, vi sarebbe una lista infinita di società sportive, enti, associazioni o singoli cittadini che stanno dimostrando la loro solidarietà nel modo più svariato, a tutti loro va il nostro sentito ringraziamento.


Come hanno detto in tanti, alla fine però ciò che conta è che nessuna persona, nessun bambino, nessun ragazzo, nessun dirigente o collaboratore si sia fatto male. Da Presidente immagino che si senta la responsabilità prima di tutto sulle persone?

Questo ovviamente è stato il primo pensiero da parte di tutti. Nell'immediato vi era il timore che potesse esserci qualcuno negli orti lungo la riva o nella parte di fiume Senio investita dalla frana, ma, una volta scongiurato ciò, il pensiero di molti è andato ai ragazzi che la sera prima si allenavano proprio nei pressi della bandierina scampata al crollo, o alle squadre di Giovanissimi che nel pomeriggio del 25 febbraio dovevano incontrarsi su quel campo che poche ore prima e' finito nel fiume. Il pensiero di ciò che poteva succedere lo sintetizza l'immagine della panchina volata a 100 metri di distanza, quasi a contatto con la riva destra del Senio, un dettaglio impressionante, un'immagine simbolo del disastro che ci ha colpito.

Per l'AC Casola adesso c'è l'incombenza di dover portare a termine i campionati di tutte le squadre iscritte e bisogna organizzare allenamenti, partite, ecc...
Proviamo a descrivere bene la situazione delle squadre giovanili, spiegando dove le squadre si allenano e dove giocano le partite “in casa”.
Scuola calcio
Pulcini
Esordienti
Allievi
Juniores
ed infine la prima squadra
Pulcini e Scuola calcio attualmente si allenano presso il campo da tennis, in attesa di aver disponibile il campo in erba che sarà realizzato a breve nel parco “Pertini” grazie alla collaborazione della Coop. Montana e di altre cooperative della zona. Juniores, Giovanissimi ed Esordienti si allenano a Palazzuolo, mentre la prima squadra alterna gli allenamenti in base alla disponibilità dei campi, tra Riolo Terme, Solarolo, Fontanelice, Castel Bolognese ed i vari impianti del faentino e dell' imolese di volta in volta disponibili. Per quanto riguarda le partite: Pulcini ed Esordienti le giocano sempre fuori casa, ospiti dell'avversario di turno, Giovanissimi e Juniores fanno base a Palazzuolo, tranne in caso di concomitanza con la squadra di casa, infine la prima squadra, per le partite di 2° Categoria, si alterna nei campi disponibili la domenica. Per ora ha programmato 3 sfide casalinghe a Palazzuolo, Bubano e Solarolo.

Da quanto è emerso dall'assemblea pubblica la società del Calcio non stava vivendo un momento particolarmente felice. Ci puoi illustrare quali sono i maggiori problemi che sono sorti in questi anni?

Mah, il problema principale era forse quello che non c'era un problema in particolare, ma tutto un insieme di situazioni peggiorative in corso ormai da tempo, sia sotto l'aspetto economico, alla luce della crisi che da ormai troppi anni attanaglia l'Europa, sia sotto quello umano, con il progressivo impoverimento della compagine societaria, ridotta ormai a poche persone. Il tutto nel contesto di un paese come Casola dove l'impegno diretto a livello di sport di base è andato impoverendosi progressivamente, in paragone a paesi di pari dimensioni molto più vivi sotto questo aspetto.

Come spesso accade i momenti difficili creano un collante che tiene tutti uniti, però è vero che quando finisce il senso di emergenza svanisce l'e e si ritorna al punto di partenza. Hai paura che questo possa accadere?

Quanto accaduto ha certamente risvegliato le coscienze sportive dei casolani, e le 35 adesioni al comitato di ricostruzione ne sono la conferma. Ora dobbiamo ripartire da questi numeri con una società forte, giovane e pronta ad affrontare gli anni difficili che ci dividono dalla costruzione di un nuovo campo, con l'entusiasmo di tanti ragazzi che si sono detti disponibili ad impegnare il loro tempo libero per garantire un futuro luminoso al calcio casolano.

È all'incirca quanto ha detto anche l'allenatore Cristian Visani, che si augura che la prossima assemblea sia molto partecipata.

Infatti, ho condiviso in pieno le parole di Cristian, e le ho ribadite con forza nel mio successivo intervento, i Casolani devono percepire la società come una risorsa del paese, ma per arrivare a questo serve l'aiuto di tutti, nessuno escluso, e sopratutto va cambiata la mentalità di vedere il Casola come una società professionistica, dove la presidenza investe in prima persona e pretende, giustamente, di gestirla come meglio crede. Noi siamo cittadini come tutti gli altri, che svolgono con entusiasmo un incarico per il bene del paese,
l'unica cosa che chiediamo è la collaborazione, perchè una società forte ed efficiente comincia dal sostegno di tutti gli sportivi casolani.


Il sindaco Iseppi ha spiegato che il Comune si occuperà delle vecchia struttura del campo sportivo Enea Nannini e della nuova struttura che verrà costruita nei prossimi anni, la Società AS Casola dovrà fare ciò di cui è responsabile, ovvero la prosecuzione dell'attività calcistica, mentre il Comitato Forza Casola dovrà gestire la raccolta fondi, le iniziative a sostegno della società, ecc...
Come pensi che debbano essere utilizzate, poche o tante che siano, le risorse che arriveranno?
Una necessità riguarda la gestione quotidiana della società, che va avanti nonostante tutto e comporta ovviamente dei costi, coperti dalle solite entrate legate a contributo comunale e sponsorizzazioni. Eventuali nuove entrate, correlate al conto di solidarietà, serviranno a migliorare la gestione (considerando ovviamente che gli spostamenti dovuti ad allenamenti e partite fuori sede sono un costo non previsto) e potranno essere utilizzati sopratutto per potenziare il settore giovanile, che al momento conta, dalla scuola calcio ai giovanissimi, su quasi 60 ragazzi.
Altro discorso è il reperimento dei fondi per la ricostruzione del Campo Sportivo, che segue iter amministrativi di cui, per ovvi motivi, si sta occupando l'Amministrazione Comunale, sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, prontamente intervenuta nella persona del presidente Bonaccini, e dalla Figc, con il vicepresidente nazionale Alberto Mambelli, che si è impegnato a dotare il futuro stadio di Casola di un innovativo fondo in erba sintetica.

Credi che i casolani ritorneranno ad interessarsi attivamente del calcio nostrano? Può un disastro rigenerare quell'energia per cui anche lo sport è un collante della società in cui si vive?

Come detto prima, il clamore suscitato dall'accaduto può e deve diventare un motore per la crescita ed il consolidamento del calcio a Casola Valsenio, una funzione importante dal lato sportivo e sopratutto sociale, basilare nella crescita dei giovani.

Sarete sicuramente a contatto con l’Amministrazione per la scelta del posto in cui dovrà nascere il nuovo campo sportivo. Avete delle preferenze o proposte sulla nuova collocazione?

Per ora vi sono ipotesi di vario genere, dalla ricostruzione nel sito attuale fino ad alcune proposte di altri lotti ove costruire una nuova struttura. A me, sinceramente, interessa rivedere un campo sportivo a Casola Valsenio, sul dove e sul quando ci lavoreremo.

Si è sentito parlare di un campo d’allenamento nel parco "Pertini". Ci potresti fare il punto della situazione a riguardo?

Come già anticipato, è in via di realizzazione un campo in erba di dimensioni 32 X 21 metri circa al parco “Pertini”, grazie all' interessamento di alcune cooperative facenti capo alla Legacoop di Ravenna, che ospiterà gli allenamenti dei più piccoli e potrà essere utilizzato da tutti al di fuori degli orari di attività agonistica, un primo ma significativo passo verso il ritorno alla normalità.

Dalla nostra redazione un grosso “in bocca al lupo” a tutta la società, ragazzi, dirigenti, collaboratori e sostenitori.

Grazie a voi per l' interessamento, e FORZA CASOLA!!

A cura di Nicola Rinaldi Ceroni e Riccardo Albonetti

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