Il tempo, passando, ti fa prendere delle abitudini che a volte ritenevi impossibili, così da un po ho il vizio, quando rincaso la sera, di buttare un occhio nella bacheca affissioni collocata di fianco alla CRAI per vedere se qualcuno se ne è andato.
La settimana scorsa, quando mi è successo di ripetere questo gesto, purtroppo ho letto il nome LEONE ALVISI. La mia mente a caldo è riuscita solo a partorire un pensiero : 'Un amico se ne è andato'. Poi nei pochi metri che mi separavano da casa mi sono passati davanti agli occhi i molti anni che ho condiviso con lui quando eravamo insieme ad organizzare le feste di Casola.

Ho ripensato a lui alla sua umiltà, alla sua disponibilità e soprattutto alla sua fede per quello che faceva. Si perchè Leone prima di tutto lo ha sempre fatto per fede, per amore del suo paese e della sua gente, non importava chi c'era con lui, era li da una vita, da decenni, gli altri erano cambiati, venuti, andati, tornati, e invece lui sempre li, indipendentemente da chi aveva vicino, sempre pronto e ligio ti dava tutto quello che poteva con la sua calma e la sua dolcezza.
Prima di mettersi a riposo per gli acciacchi aveva lentamente diminuito fino a fermarsi ma non lo aveva fatto volentieri, a lui piaceva : la bicicletta e le feste di Casola erano le sue grandi passioni.
Negli ultimi tempi lo incontravo un po’ claudicante, un po’ gobbo, sempre in compagnia dal suo badante ma dopo che ci eravamo salutati mi rimaneva sempre questo sentimento di bontà e dolcezza che mi trasmetteva.
Adesso lo immagino lassù in cielo, insieme a quei compagni di avventura che prima di lui se ne sono andati, che ancora ci guarda e con il suo sorriso dolce ci accompagna.
Mi è dispiaciuto Venerdì non poterlo accompagnare nel suo ultimo viaggio per colpa di un impegno già preso da tempo, ma dal mio cuore non se ne andrà mai il buon Leone e penso di non essere presuntuoso nel dire che i miei sentimenti sono identici a quelli di tutti coloro che hanno avuto modo di vivere qualche esperienza con lui.
Ciao Leone, caro amico.

Gianni Gentilini
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