Circa un anno fa, ad una delle solite riunioni settimanali, la Co.Ca. (Comunità Capi) del gruppo scout di Casola ha rinnovato il proprio rappresentante per la “Consulta delle Associazioni” ed ha scelto me come portavoce del gruppo. Il mio entusiasmo è da subito stato altissimo e sono partito con i migliori propositiQuesto entusiasmo potrebbe sembrare eccessivo ma trovo molto interessante che tutte le associazioni di volontariato casolane si ritrovino per discutere di alcune faccende del paese. Immediatamente, pur essendo una nuova recluta, ho potuto notare un po’ troppo assenteismo da parte di alcune associazioni anche di un certo spessore (cioè con un numero di iscritti molto elevato) e a primo impatto il mio entusiasmo si è un po’ smorzato, mi sono trovato di fronte un puzzle a cui mancavano alcuni tasselli necessari per avere un quadro generale e soddisfacente della situazione.
Credo che la “Consulta delle Associazioni” sia un ottimo strumento per la salute della nostra piccola, ma sempre vivace, comunità e spero venga sfruttato nel miglior modo possibile affinché si possa stimolare una sempre maggior interazione fra le associazioni. La collaborazione e il confronto tra questi organi, che sono a contatto diretto con differenti realtà di Casola, è sicuramente il modo migliore per creare sintonia e praticità nelle strutture sociali, culturali, economiche che ci riguardano tutti in prima persona.A fine gennaio la consulta si è ritrovata con l’ordine del giorno: “Il futuro della Pro Loco”. La parola è stata data ovviamente ai rappresentanti (Gianni Gentilini e Claudia Pittano) che oltre a spiegare quali saranno le prossime manifestazioni che si terranno a Casola, hanno fatto un po’ il punto della situazione sulle forze attuali della loro associazione e hanno sottolineato che bisognerà incominciare a pensare alla futura Staff Pro Loco in vista del fine mandato che coincide con il termine dell’anno in corso.Per far sapere al paese quello che è stato detto ho pensato di rivolgere alcune domande al presidente della Pro Loco Gianni Gentilini:1. A pochi mesi dalla fine del vostro mandato, com’è la salute dell’associazione e quali sono le sue forze?Il nostro mandato scade alla fine dell’anno in corso e, dopo oltre cinque anni di attività continua, non dobbiamo vergognarci a dichiarare che le nostre forze cominciano ad essere in difetto. Penso che sia fisiologico, per ogni associazione di volontariato, perdere dei collaboratori strada facendo. Proprio la natura stessa della volontarietà fa si che, all’insorgere di qualsiasi problema di tipo personale o familiare, si sia costretti ad abbandonare il ruolo attivo che si svolge all’interno dell’associazione. Il nucleo di persone che attualmente compone il consiglio della Pro Loco, pur essendo esiguo, riesce, grazie all’esperienza accumulata e ad un ottimo affiatamento, a gestire ancora abbastanza bene la ordinaria amministrazione. Questo non vale per i momenti di punta, quando la quantità di forza lavoro necessaria aumenta terribilmente. In quei momenti, solo con l’apporto di entità esterne alla Pro Loco, siamo in grado di fare fronte agli impegni. Anche attraverso le pagine del vostro giornale voglio ringraziare tutte quelle entità che da sempre ci sono vicine come L’A.V.I.S., il Centro Sociale le Colonne,la Misericordia, Gli Scouts, le Scuole. Sono nate anche nuove collaborazioni negli ultimi tempi come quelle degli Alpini e delle Associazioni dei Cacciatori e anche a loro dobbiamo un sentito ringraziamento. Non mi dimentico nemmeno di tutte quelle persone che, pur non appartenendo a nessuna associazione, comunque si prestano sempre per il paese in quei momenti.2. Durante l’intero corso del mandato, i componenti della Pro Loco sono cambiati oppure sono rimasti gli stessi della partenza?Se consideriamo l’insieme dei nostri due mandati partendo dal 1999 la compagine è variata sensibilmente, una parte dei soci che iniziarono questa avventura non fanno più parte della Pro Loco e altri si sono aggregati strada facendo. Per quanto riguarda le uscite vale quanto ci siamo detti poc’anzi. La nostra politica di aggregazione di nuovi elementi, si è sviluppata con un concetto fortemente voluto, ed espresso nei fatti, da questa compagine : ovvero l’associazione Pro Loco come entità “aperta” a chiunque provi il desiderio di contribuire con i fatti al raggiungimento degli obiettivi sociali.3. Quali sono le manifestazioni ancora in programma fino al termine del mandato?Sono quelle che oramai tutti i Casolani conoscono: si inizia con la Festa di Primavera che quest’anno si terrà il 2 Maggio, per passare al Mercatino delle Erbe e alla Festa dei Frutti Dimenticati, a questo va aggiunto il contributo che viene fornito alla realizzazione della festa delle Erbe in Fiore e a una parte delle manifestazioni che si tengono nel nostro paese non organizzate direttamente da noi. Quest’anno avremo anche il passaggio della Gran Fondo di Ciclismo Davide Cassani nella Giornata del 28 Marzo.4. Alla “Consulta delle associazioni” è stato chiesto un maggiore aiuto alle altre associazioni di volontariato. Come hanno risposto all’appello?Non essendosi più riunita la consulta, dopo la riunione a cui tu fai riferimento, non abbiamo un ritorno al momento. Vorrei fare un distinguo in merito al “maggiore aiuto” al fine di non essere fraintesi. Il concetto che si è voluto trasmettere alle associazioni di volontariato è di coinvolgimento a tutto tondo in questa fase. Siamo partiti dall’idea che la Consulta del Volontariato è il momento di incontro di tutte le espressioni dell’associazionismo della nostra comunità e lì abbiamo portato la questione. Ora vorrei trasmettere a tutti il vero senso di una Pro Loco ovvero una associazione “di promozione sociale, di valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, turistiche ed enogastronomiche del luogo in cui opera”. Se vogliamo tradurre in pratica questo, possiamo dire che l’esistenza di una Pro Loco è il risultato della volontà che una comunità (attenzione la comunità e quindi noi tutti, non chi amministra come si è spesso portati a pensare) ha di presentarsi al mondo mostrando le sue peculiarità. Una comunità che pensi di fare a meno di una associazione come la Pro Loco è sicuramente più povera. Dobbiamo perciò progettare un futuro cercando di portare questo messaggio a tutti perché comunque servono forze fresche e motivate e il primo veicolo di diffusione di questo messaggio sono i componenti della consulta. Non era quindi un mero progetto di maggiore coinvolgimento delle altre Associazioni nelle attività della Pro Loco, che comunque perseguiamo, ma il tentativo di far capire a tutti coloro che operano nel mondo del volontariato Casolano che possiamo, tutti insieme, tentare di diffondere tra noi questo messaggio affinché anche nei prossimi anni si possa proseguire per la strada intrapresa già da oltre trent’anni.5. Cosa pensi che succederà alla fine del mandato?Prevedere cosa succederà a Dicembre non è facile, abbiamo posto la questione in anticipo proprio perché, avendo davanti ancora dieci mesi, riteniamo ci sia il tempo per costruire qualcosa di concreto e noi auspichiamo un aumento delle persone coinvolte. Posso affermare che mi sento fiducioso. Questa fiducia nasce anche dalla consapevolezza che la gente di Casola ha da sempre dimostrato un amore innato per la propria terra che non si trova tanto spesso in altri paesi. Non so cosa passi per la testa dei nostri compaesani quando pensano alla Pro Loco ma mi piacerebbe che questo concetto arrivasse a tutti, per operare in una Pro Loco occorre solo provare una dedizione estrema per il proprio paese per ciò che è, ciò che esso rappresenta per tutti noi e ciò che ci piacerebbe che diventasse, se si crede in questo tutto il resto è in discesa.6. Vista l’importanza della Pro Loco, anche sotto il profilo dell’immagine del paese, come interagisce con voi l’amministrazione comunale? Pensate sia sufficiente o si potrebbe fare qualcosa di più?Il rapporto con l’amministrazione comunale è continuo, posso dire che la disponibilità da parte di chi ci amministra è sempre massima e mai ci siamo trovati di fronte ad atteggiamenti di chiusura. Ogni tanto ci capita di non comprendere bene alcuni passaggi che risultano dissonanti rispetto alle nostre esigenze. Anche noi per primi però capiamo che la gestione della cosa pubblica chiede di affrontare problematiche molto più ampie di quelle che recepiamo dal nostro punto di vista e ciò comporta dei compromessi, a volte tecnici, a volte politici, che noi persone comuni abituati a ragionare “pane al pane e vino al vino” spesso non riusciamo a comprendere. Quello che però anima sia l’amministrazione comunale da una parte e la Pro Loco dall’altra è l’obiettivo comune di promuovere l’immagine di Casola e questo contribuisce a rendere i binari sempre paralleli.Naldi
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