E’uscito “ il girasole”, giornalino degli ospiti della nostra casa protetta.
Per la sua posizione strategica e perché è la sede dei servizi ASL la casa protetta è un punto di riferimento logistico importante per i casolani. Non tutti sanno però che dietro le sue mura si svolge una vita intensa di relazioni e attività.

La lettura de “ il girasole” aiuta a cogliere alcuni aspetti di questa vita. Cos’è ad esempio il “ fiordaliso”, centro diurno per ragazzi diversamente abili, cos’è un O.S.S., operatore socio sanitario, ma, soprattutto, aiuta a cogliere come gli anziani e i loro ricordi siano per noi preziosi punti di riferimento.
Nell’accelerazione globalizzante della nostra società c’è poco tempo per ascoltare i ricordi di un anziano. La memoria pare un peso sospesa com’è fra racconti che paiono leggende e dettagli all’apparenza insignificanti. Se si vuole davvero percepire quanto questi ultimi 60 anni abbiano mutato il nostro modo di vivere non è nei libri che troveremo risposta ma nel racconto e nel ricordo di chi allora c’era e di quel tempo ne è stato protagonista. Questa dimensione dell’ascolto è una qualità necessaria nel bagaglio professionale dell’operatore socio sanitario ma potrebbe forse diventare uno strumento propedeutico nella didattica della storia, materia così ricca ma svuotata spesso negli sterili programmi scolastici. Sarà forse anche per questo che tutti gli anni alcune classi della primaria di Casola fanno visita ai nostri anziani.
Un grazie quindi a Erica Tozzola, animatrice, a Jader Cavina suo aiuto, alle associazioni di volontariato casolane e a tutti ( tanti) coloro che hanno permesso la realizzazione del giornalino.
A ottobre, con l’attivazione del sito dell’ASP Solidarietà Insieme, sarà possibile leggere “ Il girasole” anche sul web ancor più ricco di immagini e contenuti
Roberto Rinaldi Ceroni
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