L’avvincente spedizione di una nostra rappresentativa calcistica nel paese Piemontese dove a scuola si leggono i libri di Cristiano e dove si linka il sito de Lo Spekkietto

Volvera è un paese di circa 8.500 abitanti non molto distante da Orbassano nella pianura piemontese. Subito dopo la guerra contava 1.500 abitanti poi, negli anni successivi, molto probabilmente anche a causa dell’effetto indotto Fiat che a Orbassano ha un importante centro ricerche, è passata agli attuali 8.500.


Esattamente il contrario di Casola che dai circa 7.000 abitanti del dopoguerra è passata agli attuali 2.800. Da noi non c’era la Fiat, ma un’agricoltura povera (è diventata specializzata nel tempo) ed una campagna che si è spopolata progressivamente a partire dagli anni ’50. Poi anche da noi, finalmente, è arrivata l’industrializzazione, ma ormai, quando la porta , almeno parzialmente, si è chiusa, molti buoi erano già scappati.

Il centro abitato di Volvera si è sviluppato dapprima lungo una strada principale su cui si affacciano le case più antiche, per la maggior parte, almeno apparentemente, risalenti all’ultimo secolo, poi attorno a questa direttrice con successive espansioni si sono sviluppate diverse zone residenziali con villette moderne anche molto belle ed eleganti.

L’edificio più antico è la chiesa, posta esattamente di fronte al municipio, costruito presumibilmente negli anni ’50 o ’60 subito a ridosso dell’altro lato della strada e che mostra di avere necessità di un ripassatina.

Ad una prima occhiata paiono esserci solo due bar ed una trattoria , ci sono invece diversi negozi oltre ovviamente alle strutture istituzionali della cultura e dello sport.

Perché parliamo di Volvera? Perché a Volvera, grazie al libro di Cristiano Cavina “Alla grande”, da un po’ di tempo in qua si parla “Casolano”.

Bastiano, alias Oh Te! (Cristiano C.), Rigo(Tiziano) , Bomba (Cristiano A.), Il Buitre (Daniele), Kota ( Lorenzo D.) e compagni e le mirabolanti ed un po’ stralunate avventure dei giovanissimi eroi dell’epopea cantata da Cavina nel libro sopra citato sono ben conosciuti in questa lontana cittadina piemontese e le loro storie, oggetto di studio nelle scuole, vengono ora ricordate, rilanciate e tramandate nei racconti dei ragazzi, così come ai nostri tempi si faceva con “I ragazzi della via Pal”, gli episodi del libro “Cuore” e via dicendo.

Tutto è cominciato quando Stefano, un giovane trentenne di Orbassano che gestisce la libreria “ Di noi tre” , ha pensato di proporre alle scuole medie ed elementari di Volvera di adottare come libro di lettura il romanzo di Cristiano.

“Volvera legge…Alla grande”, questo il titolo dell’iniziativa che, accolta e gestita con grande partecipazione e favore dagli insegnanti, ha subito riscontrato un ottimo successo, ed ha finito per coinvolgere, per tutta la durata dell’anno scolastico, oltre ai ragazzi delle scuole, anche gruppi di discussione di adulti che dall’iniziativa e dalla lettura del libro hanno preso spunto per analizzare i rapporti genitori-ragazzi.

Da tanto interesse non ci si poteva attendere altro che un seguito ed il seguito c’è stato, l’occasione l’ha fornita l’ultimo libro di Cristiano “Un’ultima stagione da esordienti” che, come è noto, ha per protagonisti i ragazzi di una nostra squadra giovanile di calcio di oltre 20 anni fa.

Anche questo libro è stato letto a Volvera ed è subito scattata l’idea di organizzare una partita di calcio fra una rappresentativa di quella cittadina e gli “antichi” ragazzi casolari protagonisti, sempre gli stessi, dei due romanzi.

E’ cosi che sabato 24 Maggio, Cristiano Cavina, Tiziano Righini, Cristiano Albonetti, Daniele Bernabei, Lorenzo Dardi, a cui si sono aggiunti Andrea Ragazzini, Cecilia Isola, Nicoletta e Angela Cavina ed infine anche il sindaco Sagrini e sua figlia Valentina, sono partiti in trasferta per una due giorni in Piemonte.

L’accoglienza riservata ai nostri eroi è stata davvero squisita, calda e partecipata.

Il sindaco di Volvera, presente e partecipe a tutti gli eventi dell’incontro, ha fatto da cortesissimo anfitrione, aiutato dal suo assessore alla cultura e dal già citato Stefano, il libraio.

Ci sono stati incontri con gli insegnanti, con le autorità del paese, con i rappresentanti delle associazioni del volontariato e soprattutto con i bambini delle elementari ed i ragazzini delle medie che si sono mostrati interessatissimi e particolarmente affettuosi con Cristiano, soddisfatti di aver potuto incontrare di persona e “toccare con mano” chi aveva vissuto e poi raccontato tutte quelle avventure e di ravvisare nei suoi accompagnatori coloro che fino a quel momento erano solo personaggi di un libro.

Molti negozi, per l’occasione , avevano allestito vetrine a tema con richiami a Cristiano ed al suo libro, la barista, che aveva fatto parte dei gruppi di discussione, ha offerto la colazione a testimonianza dei rapporti di amicizia letteraria che si sono instaurati e addirittura il fornaio ha riprodotto con il pane il libro “Alla grande”, compreso il disegno di copertina.

Molti sono stati anche i semplici cittadini che hanno mostrato interesse per l’evento e molti, durante la visita alle mostre, hanno chiesto ai nostri eroi di apporre il loro autografo di fianco al nome della formazione che Cristiano ha riportato in fondo al libro “Un’ultima stagione da Esordienti”.

Un momento particolarmente intenso e coinvolgente è stata la cena di gala offerta alla rappresentativa casolana dal comitato di accoglienza, e dai componenti del gruppo di discussione che hanno più volte ringraziato l’autore per aver scritto un romanzo così interessante e vivace. Sempre durante la cena il sindaco ha omaggiato la rappresentanza casolana con libri che parlano di Volvera ed una spilla con lo stemma del comune. Insomma quasi un gemellaggio visto che in tanti hanno espresso la ferma intenzione i venire al più presto a visitare Casola. Per inciso va ricordato che dal sito del Comune di Volvera è possibile linkare anche il sito de “Lo Spekkietto” e molti lo fanno per sapere qualcosa di più del nostro paese.

Infine, evento clou, la partita fra la squadra di Volvera ed i nostri sei giocatori, integrati con l’apporto del libraio Stefano, del suo collega Rocco Pinto della libreria del Gruppo Abele di Don Ciotti a Torino ed altri tre ragazzini di 11-12 anni reclutati in loco.

I nostri sono partiti “alla grande” ed in poco tempo sono andati in vantaggio 3 a 1, poi però hanno pagato l’eccessivo sbilanciamento in avanti, la carenza di sgambate preparatorie, un po’ di inesperienza del portiere, morale della favola alla fine hanno perso 4 a 3!

Intervistati al ritorno hanno però espresso la ferma volontà di riprendersi una rivincita: - Abbiamo perso, ma quello che non perdiamo mai quando facciamo queste partite è la voglia di rivincita. Insomma anche quando perdiamo una amichevole ci tira un po’ il cu… proprio come i bambini.-

Staremo a vedere, speriamo per loro che si presenti presto l’occasione sul nostro campo, così potranno sfruttare anche questo fattore, basta non tardare troppo però, il tempo passa anche per gli antichi esordienti.



Alessandro Righini



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