ARTEDANZA, GLI ALLIEVI DI CASOLA E PALAZZUOLO BALLANO “ALICE NELPAESE DELLE MERAVIGLIE”

GLI ALPINI CASOLANI SI GEMELLANO CON LO STORICO GRUPPO VICENTINO DI ARZIGNANO. –
SVOLTA IN CONCOMITANZA ANCHE LA CERIMONIA DI BENEDIZIONE DELLA LAVANDA.

CRONACA

LA CARA BARBARA, UNA VITA SPESA AL SERVIZIO DEI FRATELLI, CI HA LASCIATI
(leggi i servizi dei titoli nella pagina estesa)

Alessandro Righini


DIARIO DEGLI EVENTI

ARTEDANZA, GLI ALLIEVI DI CASOLA E PALAZZUOLO BALLANO “ALICE NELPAESE DELLE MERAVIGLIE”

Sabato 7 giugno, come preannunciato sul sito del nostro giornale, nella sala del cinema-teatro Senio è stato messo in scena, a cura della scuola “Arte Danza” lo spettacolo di danza “ Alice nel paese delle meraviglie”.
Il pubblico numerosissimo, tanto che alcuni hanno dovuto restare in piedi, ha seguito con partecipazione ed interesse i passi e le evoluzioni dei giovani allievi dei corsi di Casola Valsenio e Palazzuolo sul Senio.
I giovani ballerini hanno offerto un saggio convincente della propria preparazione fisica e dell’ impegno con cui hanno affrontato e si sono avvicinati a questa severa e rigorosa disciplina artistica, nella quale, per ottenere risultati convincenti, occorre anche mettere in campo e rafforzare una buona dose di carattere.
Selene Pederzoli e Cavina Alice, direttrici artistiche della scuola, hanno ideato e curato la regia dello spettacolo con la collaborazione di Andreas Rodriguez e Marco Cristofori.
Ospiti della serata il gruppo Parkour “Pedoni Pericolosi” virtuosi e specialisti dell’arte dello spostamento, La scenografia è stata curata da Poggi Silvano.


GLI ALPINI CASOLANI SI GEMELLANO CON LO STORICO GRUPPO VICENTINO DI ARZIGNANO. –
SVOLTA IN CONCOMITANZA ANCHE LA CERIMONIA DI BENEDIZIONE DELLA LAVANDA.

Sabato 21 e domenica 22 giugno si è svolto l’annuale raduno del Gruppo Alpini di Casola Valsenio. Ormai questa manifestazione è diventata un appuntamento tradizionale, molto partecipato e vissuto della nostra comunità.
Quest’anno poi il raduno si è caratterizzato per due significativi eventi che hanno improntato e fornito un particolare tono al suo svolgimento.
Il primo è stato il gemellaggio costituito con il Gruppo Alpini di Arzignano in provincia di Vicenza.
Questo gruppo, nella variegata e nutrita costellazione dei gruppi alpini di tutta Italia, rappresenta un sodalizio di nobilissima ed antica tradizione ed è considerato uno dei gruppi storici delle nostre penne nere.
Il secondo è stata l’apertura della sala polivalente dell’ex cinema ACLI che per l’occasione, per la prima volta dopo i recenti ed importanti lavori di ristrutturazione sostenuti dalla nostra parrocchia e portati a termine proprio in questi giorni, è stata presentata e messa a disposizione della nostra comunità con funzioni, per questa volta, di sala mensa. (Si è trattato di una apertura in via straordinaria perchè l’inaugurazione ufficiale e l’utilizzo ordinario avranno luogo ed inizieranno fra qualche mese, quando anche tutte le “carte” e la burocrazia saranno a posto).
Ma torniamo allo svolgimento del raduno.
Sabato 21 alle ore 18,30 le Penne Nere si sono ritrovate nel parco Giulio Cavina per la celebrazione della S. Messa in suffragio e memoria dei fratelli alpini “Andati avanti” .
Nell’ambito della celebrazione è stata inserita anche la cerimonia di benedizione della lavanda istituita, come è noto, diversi anni or sono dal compianto prof. Rinaldi Ceroni Augusto.
Durante la celebrazione c’è stato qualche minuto di smarrimento per un lieve malore temporaneo dell’arciprete don Giancarlo che officiava il rito ma che poi si che si è risolto in brevissimo tempo, permettendo così la regolare conclusione della S. Messa.
Terminato l’Ufficio Sacro gli alpini e moltissimi altri cittadini casolani e forestieri hanno raggiunto la Sala Polivalente dell’ex cinema Acli in cui, come abbiamo anticipato sopra, era stato allestito lo stand gastronomico.
Dopo la cena, ritorno nel parco Cavina dove la Fanfara Alpina di Orzano del Friuli (UD) si è esibita in un animato e vivace concerto che si è poi prolungato in simpatiche e piacevoli appendici davanti ai vari bar per buona parte della notte.
Domenica 22 gli alpini si sono ritrovati a Monte Battaglia dove è stata celebrata la S. Messa, sempre officiata da don Giancarlo, questa volta senza alcun inconveniente.
Tornati in paese gli alpini hanno sfilato, come vuole la tradizione, per le vie del paese imbandierate a festa poi, tutti riuniti in piazza Sasdelli, alla presenza dei vice sindaci dei rispettivi paesi, si è svolta la cerimonia di gemellaggio fra il gruppo Alpini di Casola Valsenio e quello di Arzignano.
Il carosello della Fanfara di Orzano ha concluso la cerimonia in piazza a cui è seguito “il rancio” di mezzo giorno sempre alla sala del ex cinema ACLI.
Sono stati due giorni intensi, perfettamente preparati e condotti con grande impegno dai nostri alpini, validamente aiutati da un folto stuolo di mogli, figlie e volontari che hanno ancora una volta mostrato quanto i casolani, se sufficientemente motivati, siano generosamente ed efficientemente in grado di mobilitarsi e fornire ottima prova delle proprie capacità.


CRONACA

LA CARA BARBARA, UNA VITA SPESA AL SERVIZIO DEI FRATELLI, CI HA LASCIATI

Alcuni anni fa, essendomi stato richiesto un ricordo del compianto arciprete don Elviro Guidani e del fratello Checco, scrivevo: “Spesso andiamo alla ricerca della santità in luoghi misteriosi e remoti e magari non ci accorgiamo che questa, a volte, abita nella porta accanto”.
Mi riferivo a Barbara, la loro sorella, che nel silenzio, con assoluta discrezione e dedizione, aveva messo la propria vita al servizio dei fratelli, senza mai nulla rivendicare o chiedere per se stessa.
Per poterli assistere, in particolare Checco, che a causa del grave handicap motorio derivatogli da un incidente occorsogli in giovane età aveva necessità di essere seguito ed assistito in varie fasi della propria giornata, aveva anche rinunciato anche a formarsi una propria famiglia.
A Casola, dopo tanti anni di permanenza (era originaria di Lugo), poteva contare su ottime e fedeli amicizie che indubbiamente la ricompensavano dei sacrifici compiuti e le davano conforto e sostegno.
Dopo la morte di Checco, avanzando anche con l’età, aveva cominciato a denunciare qualche problema di salute finchè una sera, a causa di una caduta, ebbe necessità di essere ricoverata in ospedale e successivamente in una struttura protetta.
I nipoti che la seguivano, residenti a Lugo e dintorni, optarono per la Casa Protetta di Solarolo da loro più agevolmente raggiungibile.
In questa struttura la cara Barbara si è spenta venerdì 20 giugno e lunedì 23 giugno è stata sepolta nel nostro cimitero, dove riposano anche la madre e gli amati fratelli.
La ricordiamo con tanto affetto, ultima di una famiglia che a Casola ha donato tanto in termini di umanità, servizio e testimonianza di autentica carità cristiana.
Alessandro Righini
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