Venerdì 4 Marzo 2016  nella sala Don Guidani Lo Spekkietto ed il gruppo Scout Casola I hanno organizzato uno spettacolo di forte impatto emotivo  di denuncia delle violenze determinate dai conflitti etnici e religiosi.

Lo spettacolo , che potremmo definire più appropriatamente una recita a due, è stato incentrato sul dramma della guerra civile che tra il 1991 ed il 1995 ha insanguinato la ex Jugoslavia. Una guerra con un spaventoso numero di vittime civili e teatro di una serie di atrocità e ferocie difficili da raccontare ed anche solo da sentirsi raccontare.

Marco Cortesi e Mara Moschini,  I due narratori ed autori di questa drammatico racconto, che si inserisce  a pieno diritto fra le opere più incisive e toccanti del cosiddetto “teatro civile”, hanno replicato in tutta Italia ed in numerosi stati esteri  il loro spettacolo per oltre 560 volte, raccogliendo ovunque un grande e commosso consenso. Consenso senza dubbio legato anche alla straordinaria interpretazione degli attori, una interpretazione orale e gestuale di grande intensità e capacità professionale. Raramente a Casola si è potuto assistere ad uno spettacolo di tale qualità ed il consenso del pubblico, attento e rapito durante la rappresentazione, si è espresso unanimemente al termine della recita. Agli organizzatori de Lo Spekkietto e del Gruppo Scout va dunque riconosciuto il merito di aver  proposto alla nostra comunità  un momento di seria riflessione sulle brutture ed atrocità della guerra, soprattutto delle guerre civili, e l’interrogativo  “e tu cosa avresti fatto? “ in circostanze analoghe dovrebbe scuotere le nostre coscienze, spesso in fase di stallo e quiescenza, e servire da forte antidoto onde evitare di scivolare con troppa leggerezza e superficialità su tutti quegli atteggiamenti  e paradigmi che fomentano i sentimenti di avversione, razzismo, intolleranza verso i diversi anche se, come nel caso raccontato,  pochissimo diversi.

 

Alessandro Righini

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