Il termine influenza aviaria da qualche tempo rappresenta uno dei principali titoli dei nostri giornali e telegiornali. Spesso vengono date informazioni confuse e troppo superficiali, che, a mio avviso, non consentono al lettore e/o all’ascoltatore di avere una corretta documentazione.
Queste sono le motivazioni principali che mi hanno spinto ad effettuare una piccola ricerca per cercare di capire che cos’è veramente questo virus dei polli.

L’influenza aviaria è un tipo di influenza virulenta degli uccelli, comunemente conosciuta come virus dei polli. L’agente che causa questa patologia è un AI Virus. Tutti gli AI virus appartengono alla famiglia delle Orthomyxoviridae. Tutti i tipi di AI virus sono virus influenzali di tipo A e sono suddivisi in sottotipi basati sulle differenze nelle proteine emagglutinina (H) e neuraminidase (N). Ci sono 16 tipi di H, ognuno dei quali può supportare una delle 9 variazioni della N, rendendo possibile un totale di 144 diverse combinazioni. Dei 16 tipi H conosciuti, solo i sottotipi H5, H7 e H9 sono capaci di trasmettersi da uccelli a esseri umani. Entro questi sottotipi ci sono oltretutto delle differenze. I virus H5 e H7 possono essere distinti in poco patogeni e altamente patogeni sulla base di caratteristiche genetiche del virus e del tipo di malattia che causano nel pollame, il virus H9 è stato identificato solo come forma poco patogena. Dal 1997 sono stati riscontrati i seguenti tipi di AI virus che possono infettare anche esseri umani: H5N1, H7N2, H7N3, H7N7 e H9N2.
Differente è la diffusione che questi virus hanno avuto a partire dagli anni ‘90 in diverse località mondiali.
Il virus H5N1 si trasmise da uccelli a umani nel 1997 a Hong Kong. Diciotto persone furono infettate, e di queste ne morirono sei. La diffusione fu limitata a Hong Kong. Tutti i polli nel territorio furono abbattuti. Nel Gennaio 2004, una nuova e maggiore diffusione di questo tipo di virus apparve in Vietnam e Thailandia, e in poche settimane si diffuse in dieci regioni dell'Asia, compresi Indonesia, Corea del Sud, Giappone e Cina. Grandi sforzi furono fatti per l'abbattimento di polli, paperi e oche (più di 40 milioni di polli furono abbattuti nelle aree a maggiore infezione), e la diffusione fu contenuta. Tuttavia, morirono 23 persone in Vietnam e Thailandia.
Nel Febbraio 2004, il virus fu individuato anche nei maiali in Vietnam, accrescendo la paura di emergenza per nuove possibili varianti del virus. Nuove diffusioni sono state confermate in alcune province della Thllailandia e in Cina, nel Luglio 2004. Nell'Agosto 2004 l'influenza aviaria fu riscontrata in Malaysia. Si verificò che due polli avevano contratto il virus H5N1. Per questo motivo Singapore ha imposto un bando alle importazioni di polli e altro pollame. Allo stesso modo l'Unione Europea ha imposto un bando al pollame proveniente dalla Malaysia. Una raccolta di tutto il pollame è stata disposta dalle autorità della Malaysia entro un raggio di 10 km dalla zona di diffusione. Una nuova diffusione del virus nel Gennaio 2005 colpì molte città del Vietnam, provocando l'abbattimento forzato di circa 1.200.000 polli. Più di 140 milioni di uccelli potrebbero essere morti a causa di questo virus. Nel maggio 2005, un caso di influenza aviaria nei maiali si è registrato in Indonesia.
Questo caso nei suini alza il livello di attenzione riguardo una possibile evoluzione del virus in una mutazione capace di generare una pandemia globale per gli esseri umani. Gli esperti dicono che i suini possono contrarre il virus dell'influenza umana, che può combinarsi con il virus dell'influenza aviaria, scambiarsi geni e mutare in una forma che può facilmente trasmettersi fra gli umani. Agli inizi di Agosto 2005, si ebbe la conferma che il virus H5N1 era apparso in Russia, precisamente nella regione di Novosibirsk, al confine con il Kazakistan, probabilmente trasportata da uccelli migratori. Nell'Agosto 2005, gli scienziati dissero che avevano testato con successo un vaccino che potesse proteggere contro il virus che si sta diffondendo tra Asia e Russia. Il virus influenzale A(H5N1) virus ha infettato circa 100 persone negli ultimi 18 mesi, uccidendone la metà. Se il virus inizierà a diffondersi con più rapidità tra gli umani, gli esperti temono che questo comporterà una pandemia da molti milioni di morti. Intanto, milioni di uccelli in Asia sono stati abbattuti per arginare la diffusione del virus, I governi e l'Organizzazione Mondiale della Sanità stanno preparando medicine antivirali, e gli scienziati sono all'opera per produrre un vaccino migliore.
Una persona in Virginia, Stati Uniti, nel 2002 è risultata contagiata dal virus H7N2. In Nord America, la presenza del ceppo H7N3 fu confermato in diverse pollicoltura nella Colombia Britannica nel Febbraio 2004. Nell'Aprile 2004, 18 fattorie sono state poste in quarantena per impedire la diffusione del virus. Due casi umani di influenza aviaria sono stati riscontrati in quella regione.. Nel 2003 in Olanda 89 persone contrassero il virus H7N7 a seguito di un focolaio di influenza nel pollame di alcune fattorie. Si registra una vittima. Questo tipo di virus è stato riscontrato solo in forme non altamente patogene. Per quanto riguarda il Virus H9N2, tre infezioni negli umani (Cina e Hong Kong) sono state confermate: i tre pazienti sono stati ricoverati. L’uomo può infettarsi con virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti, e/o con le loro deiezioni, mentre non c'è alcuna evidenza di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo la cottura. Negli esseri umani, è stato trovato che l'influenza aviaria causa sintomi simili ad altri tipi di influenza.
• febbre
• tosse
• gola irritata
• dolori muscolari
• congiuntivite
• in alcuni casi, può causare problemi respiratori e polmonite, e può essere fatale.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS ) avverte che c'è un rischio sostanziale di influenza pandemica, entro i prossimi anni. Uno dei più probabili virus responsabili di tale pandemia potrebbe essere il virus H5N1, che provoca l'influenza aviaria. L'OMS pubblicò una prima edizione di un Piano di Preparazione contro l'Influenza globale nel 1999, aggiornato poi nell’ Aprile 2005.
Per prevenire che la situazione progredisca in una pandemia, sono state prese le seguenti contromisure:
• Raccolta e vaccinazione del pollame
• Viaggi limitati nelle aree dove si è riscontrato il virus
Le strategie a lungo termine proposte per le regioni colpite dall'influenza aviaria in forma endemica nei gallinacei selvatici includono:
• cambiare le tecniche di allevamento per aumentare l'igiene e ridurre il contatto tra gallinacei domestici e selvatici.
• mutare le tecniche di allevamento nelle regioni dove gli animali vivono in quartieri chiusi e insani e cambiare le tecniche di mercato del pollo all'aria aperta, dove gli uccelli vengono macellati in condizioni non sane vicino a frutta e vegetali. I combattimenti fra galli giocano un ruolo importante nella diffusione della malattia, ponendo gli esseri umani a contatto con possibili gallinacei infetti
• cambiare le pratiche per la vendita, passando da polli venduti vivi a polli venduti macellati e preconfezionati.
• migliorare i costi e l'accessibilità dei vaccini
Nuovi casi sono stati scoperti nell’anno appena incominciato in Turchia, dove si stanno già adottando differenti misure difensive. Dalle prime indagini condotte dall'Oms non sembra che il virus, in Turchia, abbia acquisito la capacità di trasmettersi direttamente da persona a persona.

Le informazioni che mi hanno consentito di elaborare questa piccola ricerca sono state recuperate dai seguenti testi e/o siti: Kuiken T et al (2004), Avian H5N1 Influenza in Cats, Science 2004 306: 241, sito del ministero della salute, sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, differenti riviste recentemente lette.

Roberta Faziani
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