Da due anni la Misericordia ha ufficialmente un nuovo Governatore. Giuliano Visani, con impegno e passione, guida questo ente quasi trentennale attraverso un periodo di eventi fluttuanti e in continua evoluzione, navigando a vista in un mare mosso e imprevedibile che rende l’impresa sì difficile, ma anche molto stimolante.
Allora Giuliano, come si sta nei panni del Governatore?

Abbastanza bene per la verità. Non ho molto tempo da dedicare a questo ruolo che richiede grande impegno, ma devo dire che in questi anni ho avuto la fortuna di confrontarmi con un Magistrato (il Consiglio direttivo della Misericordia, N.d.R.) composto da persone consapevoli delle necessità e del ruolo della Misericordia per Casola. Percepire l’appoggio del Magistrato è fondamentale per chi è chiamato a prendere continuamente decisioni sulla direzione da seguire.

Visto che abbiamo parlato del Consiglio direttivo facciamo nomi e numeri.

Siamo otto in tutto: oltre a me c’è mons. Giancarlo Menetti, Fausto Salvatori, Luca Sabbatani, Valentina Righini, Silvia Rontini, l’inossidabile Gastone Landi e Riccardo Poli. Il consiglio si riunisce all’incirca ogni mese e mezzo e tiene un’assemblea annuale obbligatoria. Anche se non fa parte del Magistrato, voglio citare anche Atonia Rivola che svolge un prezioso lavoro di amministrazione e segreteria altrimenti difficile da gestire.

Prima di proseguire, domanda di rito che da sempre sta a cuore ai casolani: come sta oggi la Misericordia?

In Consiglio siamo pochi e per varie ragioni non sempre tutti presenti. La Confraternita vive grazie ai volontari che aderiscono ad essa, e questi non bastano mai. In questo momento abbiamo alcune persone che gratuitamente svolgono un lavoro eccezionale garantendo alcuni dei servizi in assoluto più utili per la comunità. Ad esempio, il servizio taxi diurno che permette, a chi lo richiede, di essere accompagnato a Faenza o anche a Ravenna per sostenere cure o terapie. Nel 2004 i servizi di questo tipo sono stati complessivamente 1161, con oltre 21.000 km percorsi.

Scusa se ti interrompo. Abbiamo sentito parlare di un nuovo servizio per disabili? Non venivano portati a Faenza con un apposito pulmino?

Ora non più, rimangono in paese. Da quasi due anni infatti siamo impegnati anche sul fronte del trasporto dei disabili e degli anziani, dal proprio domicilio fino al centro diurno attrezzato e gestito dall’Opera Pia. In tal modo il comune risparmia parecchie migliaia di euro l’anno…
Oltre a questo continua il servizio di vigilanza notturna, apparentemente sminuito dalla presenza del 118, in realtà più qualificato di un tempo in quanto tutti i volontari hanno seguito un corso per autista soccorritore. Questo servizio continua ad essere fondamentale e forse lo sarà ancor più in futuro.

Ti riferisci alla voce che il servizio di 118, il cardine dell’attività della Misericordia, verrebbe accentrato nuovamente a Faenza e quindi anche le ambulanze non saranno più presenti a Casola? Ciò significherebbe averle a 30 km dal paese!

Effettivamente la situazione è in evoluzione, quindi è difficile fare “pronostici” a lungo termine. La convenzione stipulata cinque anni fa con l’AUSL di Ravenna per il servizio di 118, 24 ore su 24, scade a dicembre 2005. Ora il nuovo direttore dell’AUSL di Ravenna, dott. Carradori, ha intenzione di riportare questo servizio alla gestione diretta dell’AUSL di Ravenna. Il primo passo in tale direzione è stato quello di assumere il personale infermieristico alle dirette dipendenze dell’AUSL mediante concorso. Lo stesso varrà per gli autisti, che probabilmente espleteranno un concorso entro il 2006, e per i mezzi. Per il prossimo anno tutto questo personale continuerà a prestare servizio sulle ambulanze a Casola e Riolo, ma ad oggi, tutti questi accordi sono solo verbali, è tutto da mettere nero su bianco.

Non è una prospettiva molto rosea…

Lo so, ma non sappiamo ancora cosa succederà dopo il 2006, come ho detto, la situazione è fluida.

Parliamo comunque del futuro prossimo. Quali sono gli obiettivi della Confraternita a breve termine?

Oltre a migliorare i servizi di cui abbiamo parlato bisognerà rinvigorire l’iniziativa “Amici senza frontiere” che ci permette di ospitare alcuni bimbi bielorussi colpiti dal disastro di Cernobyl, perfezionare il progetto “Casola per la vita” che finora ha portato all’acquisto di quattro defibrillatori, gestire meglio le prenotazioni del servizio taxi. Le idee non mancano.
Per quanto riguarda la Festa della Misericordia, il Magistrato è scettico sull’opportunità di mantenerla come tale. Personalmente credo invece che questo appuntamento sia un’occasione importante per l’immagine della Confraternita nel paese. Ci dà visibilità e fa da cassa di risonanza per coinvolgere anche chi non ci conosce bene. Purtroppo senza il supporto di altre associazioni come l’AVIS e gli Alpini non saremmo mai in grado di realizzarla, per questo avrei in mente qualcosa…

Cosa?

Prima della scadenza di questo mandato vorrei installare una nuova grande cucina nei locali dell’ex convento, mettere a norma il tutto, impianto elettrico e gas compresi. Attualmente, durante le feste non si cucina in sicurezza. La Misericordia potrebbe farsi carico della maggior parte delle spese e cedere l’uso delle attrezzature a chiunque ne avesse bisogno. E’ ovvio che la decisione finale spetta al Magistrato ,ma così potremmo ricambiare i favori delle associazioni che ci danno una mano.

Se non lo farai in questo mandato, lo farai nel prossimo…

Il nostro mandato scadrà l’anno prossimo e per quanto mi riguarda, dopo sei anni intensi di Misericordia, probabilmente sarà ora di fare altro. Anche per il bene della Confraternita che potrà trovare nuova linfa da persone nuove.

Se lo dici tu…



A cura di Lorenzo Righini

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