SULL’IMMIGRAZIONE commento di Giacomo Giacometti in risposta all'intervento di Acerbi

Sul tema purtroppo di attualità dell'immigrazione leggo un articolo di Acerbi che desta tante perplessità per una parte del suo  contenuto e che ,si distingue , a mio parere , per la superficialità con cui viene trattato il richiamo della Chiesa rivolto ai Governi ed alla politica per chiedere attenzione agli aspetti umanitari e perché si diano  più alte risposte data la complessità del fenomeno .

L’altro appunto da fare è sul fatalismo con cui nell’articolo si preconizza la sconfitta del Cristianesimo e della civiltà occidentale  in Europa in conseguenza di una invasione  dell'Islamismo    a seguito della immigrazione dei popoli africani  nel nostro continente-

Non sono esperto di migrazioni ,ne lo sono di religioni o di politica estera   ne voglio banalizzare gli effetti  che indubbiamente potrebbe  provocare una immigrazione di massa sul tessuto sociale .

Intendo solo sottolineare il mio dubbio che alcuni milioni di immigrati  nei prossimi anni , peraltro si presume non tutti di religione islamica , possano rivoluzionare la nostra società per assoggettarla al loro giogo , mi sembra una forzatura da evitare se non vogliamo seminare paure e fare di un fenomeno difficile ma inevitabile motivo per alimentare razzismo che già purtroppo viene predicato con dovizia di mezzi  dai tanti interessati per motivi elettorali.

 

Nonostante il diffondersi nelle moderne società di un pericoloso relativismo e di una scristianizzazione  credo che la nostra civiltà e le profonde  radici giudaico cristiane siano ancora abbastanza solide per sostenere un dialogo pacifico con l'Islamismo- Del resto dice il Papa “la Chiesa cattolica non è minoranza creativa ,ma maggioranza attiva della scena mondiale “ che vuole dialogare con tutte le religioni.

Dire che l'islamismo è religione violenta,è sbagliato .Non sono le barbarie commesse in suo nome che la qualificano ,è l’uso distorto che ne fa il terrorismo a dare una immagine  di  violenza . Il mondo mussulmano è ricco di militanti pacifisti e tolleranti che condannano le distorsioni subite dalla propria religione.

Va sottolineato poi che l'immigrazione in Europa non inizia oggi, ma è fenomeno di lunga data che ha , tra l'altro , contribuito allo sviluppo delle nostre economie senza che siano avvenuti  sconvolgimenti epocali ed incontrollabili.

L'intensificarsi del fenomeno è dovuto in gran parte alle condizioni insopportabili che vivono intere popolazioni africane oberate da guerre e persecuzioni e richiede che le Istituzioni nazionali ed internazionali favoriscano là politiche di pace coordinate e all'altezza della gravità per rallentare il flusso migratorio e per renderlo organizzato nella legalità . La vera emergenza non è l'arrivo dei profughi, ma quella dei Paesi africani in guerra. 

Mi pare che questo dica la Chiesa con le parole degli “eccellentissimi  e reverendissimi “.... ma anche con i fatti di ogni giorno.   

20 agosto 2015                                     g.giacometti

 
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