In occasione dell’apertura del mercatino serale delle Erbe a Casola Valsenio il Circolo Fotografico Casolano, in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale GeoL@b e la Biblioteca Comunale, inaugura una mostra fotografica dedicata a Pietro Fabbri e alle sue immagini in volo. La mostra si aprirà venerdì 2 luglio alle ore 21 nella sala Biagi Nolasco del centro culturale polivalente “G. Pittano” e resterà aperta tutti i venerdì sera del mese di luglio. Chi è Pietro Fabbri (nativo di Meldola e residente a Casalfiumanese), che cosa espone, come fotografa sono il soggetto di quest’intervista che l’autore ci ha gentilmente rilasciato.

d) In questa mostra ci presenti le foto scattate nei voli con il tuo ultraleggero. Quando ti è nata la passione per il volo?
r) Con la passione per il volo credo di esserci nato. Fin da piccolo gli aerei mi affascinavano: ho iniziato con gli aero modelli radiocomandati, poi, il lavoro mi portava spesso ad imbarcarmi come passeggero su aerei ed elicotteri. Vedere il mondo di lassù mi entusiasmava, ma desideravo di tenere io la cloche in mano e così ho fatto. Appena mi è stato possibile ho frequentato la scuola di volo, ho dato gli esami e ….via sulle strade del cielo.
d) Ora sei in pensione ma prima che mestiere hai fatto?
r) Ero impiegato come Tecnico nella Saipem del gruppo ENI. Ho lavorato per oltre 30 anni nei giacimenti petroliferi “off shore” ( in mare) per le installazioni di piattaforme e di oleodotti sottomarini.
d)Tu voli su di un ultraleggero. Che tipo di velivolo è esattamente?
r) Gli ultraleggeri sono aerei a motore un po' più piccoli di quelli che si vedono negli aeroporti e, come dice il nome, più leggeri. Possono portare al massimo due persone, pilota compreso, hanno velocità molto basse rispetto agli aerei dell'aviazione generale, decollano e atterrano in spazi molto ridotti. Non serve, infatti, un vero e proprio aeroporto: basta un campo piano con erba o terra battuta e una lunghezza di almeno duecento metri. Ci sono regole e normative ben precise da rispettare, ma sono fantastici per “gironzolare” in cielo.
d) Quali sono le zone su cui ti piace di più volare? Ce ne sono di pericolose?
r) Le zone di sorvolo sono tutte belle. Io in particolar modo preferisco le colline: le nostre vallate offrono paesaggi stupendi che solo di lassù si possono godere.
Certo i pericoli non mancano, ci vuole una grand’attenzione, prevenzione, scrupoloso rispetto delle regole: tutto fa parte del gioco, sicurezza compresa, solo così il divertimento è assicurato.
d) Nei tuoi voli hai mai fatto incontri particolari o pericolosi?
r) Non ho mai incontrato UFO, ma ho fotografato un cerchio che assomiglia molto a quelli più famosi che alcuni ufologi portano a testimonianza delle proprie tesi. Quando sono sceso ho voluto portarmi a piedi sul posto e lì l’agricoltore mi ha confessato di averlo fatto per provare un nuovo aratro. Complimenti un cerchio perfetto. Incontri pericolosi mai. Alcuni anni fa nel periodo della guerra in Kossovo, sorvolavo la vena del gesso con mio figlio quando vidi passarmi a fianco, ma a distanza di sicurezza, un jet militare che salutò col classico movimento delle ali.
d) Conosciamo già alcune tue foto perché le abbiamo potute vedere sul volume curato da GeoL@b “Le valli del Santerno e del Senio”. Tu ami le geometrie del paesaggio…
r) E’vero. Mi piace fotografare in modo particolare i dettagli che la natura e l'uomo hanno saputo intrecciare insieme, uno con la fatica del proprio lavoro e l’estro del proprio ingegno, l’altra con la mutevolezza delle proprie forze. Alberi, calanchi, le colline, i campi arati e il gioco di sagome, geometrie, cromie che le stagioni, incessantemente, apparecchiano ai nostri occhi.

d) Qual è la zona più bella, quale la stagione più affascinante?

r) Delle nostre vallate, senza nulla togliere alle altre, la zona che amo in particolar modo, è il crinale tra il Santerno e il Senio, che d’autunno specialmente offre una tavolozza ricchissima di colori.

La mostra “Segni della natura, disegni dell’uomo” con le immagini riprese in volo da Pietro Fabbri resterà aperta al pubblico tutti i venerdì del mese di luglio. Nel mese d’agosto per il pubblico del mercatino, sempre nella stessa sala, il Circolo Fotografico Casolano proporrà una miscellanea di suoi scatti

Roberto RinaldiCeroni
Condividi questo articolo
FaceBook  Twitter