Cinquanta numeri de Lo Spekkietto per noi della redazione significa cinquanta riunioni in cui discutere del giornale che dovrà arrivare nelle vostre case, degli articoli che devono essere scritti perchè c’è bisogno di informare i casolani su quanto sta accadendo in paese, di offrire un’opinione sulle scelte prese dai nostri amministratori, per commentare i piccoli e grandi eventi che coinvolgono la nostra comunità.
Cinquanta numeri hanno dato sicuramente voce a tanti casolani che in un modo o nell’altro hanno deciso di far sentire la propria voce, per alimentare quel sano dibattito che sta alla base del senso civico. Voci a volte discordi come è giusto che sia, a dimostrazione che un fatto può essere osservato da più punti di vista, speriamo voci mai stonate perchè il nostro giornale ha sempre cercato di mantenere un tono pacato, mai urlato, non ha dato adito alle voci da bar, quelle che insinuano e non verificano mai. Cercare di mantenere un certo stile non ci ha precluso però l’obiettivo di rivolgere domande scomode, di sollevare questioni, di affrontare i problemi più impellenti per Casola, di andare anche controcorrente edi sembrare scomodi o impertinenti perchè a muoverci è stato solo il senso di verità. Lo Spekkietto, è bene ricordalo, nasce dall’esperienza scout e continua a confrontarsi ancora con quei valori, quali la lealtà, la fiducia, l’onestà, l’interesse verso il prossimo, un’impronta che desideriamo rendere visibile.
Cinquanta numeri nel segno della gratitudine verso il nostro paese e in particolare verso i nostri lettori che ancora ci ricambiano con una grande fiducia (abbiamo più di 300 abbonati), che ci stimola a continuare questa avventura partita una quindicina di anni fa. Gli anni infatti, a dispetto del nome che portiamo stampato in copertina, sono oramai quelli della maggiore età e come un essere umano anche un giornale si porta addosso i segni del cambiamento, dell’inesorabile trascorrere del tempo. È sufficiente dare un’occhiata alla copertina di questo inserto speciale, costruita con tutte le 50 copertine, per notare come la tecnologia abbia fatto fare passi avanti nella veste grafica.
Se poi osserviamo le diverse redazioni de Lo Spekkietto non potremo non notare come molti visi si siano avvicendati nel corso del tempo, come i capelli di alcuni se ne siano andati o siano solamente imbiancati, noteremo poi accanto a volti più maturi facce giovani, a dimostrazione che vivere un’avventura piace a tutti.
Questa avventura noi la chiamiamo Spekkietto, un piccolo giornale di un piccolo paese che affronta con serietà e convinzione la sfida di raccontare la realtà in cui si trova.
Chissà fra cinquanta numeri come sarà Casola e come saranno i casolani, comunque sono sicuro che ci sarà Lo Spekkietto a raccontarlo.

Riccardo Albonetti
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