Il Comprensorio faentino supera il 50% nei primi 6 mesi dell’anno.

A fronte di un quantitativo totale dei rifiuti leggermente in crescita, nei 6 Comuni del Comprensorio faentino la raccolta differenziata è, nel 1° semestre 2009, in costante e graduale aumento mentre si vanno progressivamente riducendo i rifiuti indifferenziati che vengono conferiti in discarica.
Nel Comprensorio i risultati relativi alla raccolta differenziata del primo semestre 2009 registrano un andamento positivo, arrivando a quota 50,6%.
87mila abitanti circa, insieme alle imprese del territorio, hanno consegnato ai servizi, nei primi sei mesi dell’anno, 31mila tonnellate di rifiuti, di cui quasi 16mila raccolte in modo differenziato.
La raccolta differenziata nel Comprensorio faentino è quindi in linea con le realtà più avanzate del Nord Italia che secondo il Rapporto Rifiuti Ispra 2008 ha raggiunto nel 2007 il 42,4%: in Italia globalmente intesa la raccolta differenziata è sotto la soglia del 30%.

Nei primi 6 mesi del 2009 la produzione procapite di rifiuti è stata di 355 kg, di cui 180 raccolti in modo differenziato. In Emilia-Romagna ogni giorno produciamo circa 1,8 kg di rifiuti procapite e il 70% è costituito da imballaggi.

La classifica dei materiali più raccolti vede al primo posto gli scarti della manutenzione del verde come ad esempio potature, ramaglie, erba, che, una volta raccolti, subiscono un adeguato trattamento di compostaggio per essere riutilizzati sotto forma di terriccio, al secondo posto, a breve distanza, carta e cartone e al terzo vetro plastica e lattine che, dopo un’attenta separazione, sono destinati agli stabilimenti di riciclaggio dei materiali. Le raccolte di tutti questi materiali sono in crescita rispetto al 2008.

Si registra in generale un aumento del conferimento dei RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) grandi e piccoli mentre diminuisce quasi ovunque la quantità di rifiuti (carta, cartone, vetro, plastica, lattine) raccolta direttamente presso le utenze commerciali.

“Complessivamente sempre più persone si recano alla stazione ecologica e molte di queste preferiscono portare qui direttamente i rifiuti soggetti a sconto (carta, cartone, vetro, plastica e lattine) invece di fare la raccolta a sacchi o inserirli nella campana – spiega il direttore di Hera Imola Faenza Susanna Zucchelli –. Un po’ alla volta stanno cambiando le abitudini delle persone e la scontistica costituisce senza dubbio un incentivo a praticare la raccolta differenziata e a frequentare la stazione ecologica. Qui infatti i rifiuti vengono pesati e viene assegnato uno sconto individuale. Nello stesso tempo si premiano i cittadini che hanno comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente”.

Da ricordare infatti che, nei Comuni in regime di tariffa in Provincia di Ravenna, la raccolta differenziata permette di ottenere sconti nella bolletta dell’igiene ambientale. Lo sconto è di 15 centesimi per ogni kg di carta e cartone, vetro, plastica e lattine, batterie esauste, oli vegetali e minerali conferito alla stazione ecologica del proprio Comune. Inoltre si applica lo sconto di 4 euro per ogni conferimento (fino ad un massimo di 3 all’anno indipendentemente dal numero di pezzi consegnati) di oggetti ingombranti e Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche).
La raccolta domiciliare della carta permette di ottenere uno sconto di 0,40 euro per ogni sacco pieno raccolto e il conferimento nella campane gialle di vetro, plastica e lattine origina degli sconti collettivi pari a 0,02 centesimi per kg di materiale. Una ulteriore possibilità di risparmio è data dall’utilizzo della compostiera (Hera la mette a disposizione gratuitamente a chi possiede un’area verde), che da diritto ad uno sconto annuale di 5 euro per ogni componente del nucleo familiare e di 10 euro per componente se il compost viene prodotto con la concimaia. Gli sconti sono imputabili fino ad un importo massimo pari all’intera quota variabile della tariffa rifiuti, corrispondente a circa i 2/3 dell’intera tariffa di igiene ambientale.

Inoltre Hera mette a disposizione un servizio gratuito per il ritiro dei rifiuti ingombranti e di sfalci e potature direttamente a domicilio.

Per avere informazioni sui servizi di igiene ambientale attivi nel proprio Comune è a disposizione il numero verde gratuito di Hera 800.999.500 e il sito www.gruppohera.it.

Per documentare la situazione dei singoli Comuni del Comprensorio faentino, riportiamo nella tabella sottostante le percentuali di raccolta differenziata del 1° semestre 2009 raffrontate a quelle del 1° semestre 2008 e dell’intero 2008.

Comune Percentuale di raccolta differenziata
Gennaio-giugno 2008 Gennaio-dicembre 2008 Gennaio-giugno 2009
Brisighella 31,6% 32,3% 40,8%
Casola Valsenio 42,7% 41,9% 58,4%
Castel Bolognese 39,6% 39,3% 44,7%
Faenza 49,3% 48,9% 53,7%
Riolo Terme 32,4% 34,9% 39,7%
Solarolo 32,0% 30,8% 37,0%
Totale 45,1% 45,0% 50,6%

Dove viene portato il materiale raccolto? … e qualche curiosità

Carta e cartone: vengono consegnati ad un impianto riconosciuto dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), in provincia di Bologna, che seleziona ed imballa il materiale e lo invia agli stabilimenti di lavorazione per il recupero della materia, le cartiere. Curiosità: Il 90% dei quotidiani italiani è stampato su carta riciclata. Per gli imballaggi viene utilizzato circa l’80% di macero proveniente dal riciclo (fonte Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica).

Vetro/plastica e lattine (VPL): vengono consegnati ad un impianto riconosciuto dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), in provincia di Ravenna, che, previa separazione dei singoli materiali, li destina agli stabilimenti di lavorazione dei prodotti. Curiosità: il vetro si può riciclare più volte. Il riciclo riduce il consumo delle materie prime necessarie: da 100 Kg di rottame di vetro si ricavano 100 Kg di prodotto nuovo, mentre da 120 Kg di materia prima vergine si ricavano 100 Kg di prodotto nuovo (fonte: Coreve - Consorzio Recupero Vetro). Occorrono 67 bottiglie di plastica dell'acqua per fare l'imbottitura di un piumino matrimoniale, 11 flaconi del latte per fare un annaffiatoio, 200 flaconi di prodotti alimentari per fare una pattumiera (fonte Corepla - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica). Oltre il 48% dell’alluminio circolante in Italia proviene dal riciclo. Riciclando una lattina di alluminio è come se facessimo funzionare la televisione per tre ore senza sprecare energia (fonte CIAl - Consorzio Imballaggi Alluminio). Con 19.000 barattoli in acciaio si può produrre un’automobile (fonte: Ministero dell’Ambiente, 2007).

Rifiuti derivati dalla manutenzione del verde: sfalci e potature vengono consegnate ad impianti di compostaggio Hera, in provincia di Ravenna, dove viene prodotto il compost, un fertilizzante naturale da impiegare in agricoltura al posto dei concimi chimici. Curiosità: gli impianti di compostaggio del Gruppo Hera hanno ottenuto il marchio Compost di Qualità del C.I.C. -Consorzio Italiano Compostatori.

Batterie esaurite: vengono prese in carico da una ditta in provincia di Bologna che le destina a separazione dei componenti, inertizzazione di quelli pericolosi e recupero del piombo.

Rottami ferrosi: i materiali ferrosi vengono presi in carico da una ditta in provincia di Bologna che lo seleziona e destina alle fonderie.

Scarti legnosi: vengono presi in carico da ditte accreditate della provincia di Ferrara e Ravenna che selezionano il materiale e lo destinano alla produzione di legno rigenerato o a quella energetica. Curiosità: Con il riciclo di 30 pallet si ottiene un armadio. Con il legno riciclato, ogni anno si producono oltre 4.600.000 metri cubi di pannello truciolare (fonte Rilegno - Consorzio Nazionale per la raccolta e il recupero degli imballaggi di legno)

Pneumatici usurati: vengono presi in carico da una ditta in provincia di Ravenna. Il materiale viene recuperato come granulato.

Oli vegetali di scarto: vengono presi in carico da impresa affiliata Conoe (Consorzio Nazionale Oli Vegetali e Animali Esausti) di Ravenna. Curiosità: l’olio avviato a trattamento può essere riutilizzato per produrre glicerina, lubrificanti vegetali per macchine agricole, combustibili e materiali per produrre biodiesel. (fonte Conoe - Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento Oli e grassi vegetali ed animali Esausti).

Oli minerali esausti: vengono presi in carico dal concessionario per il Consorzio Obbligatorio Oli Usati in provincia di Bologna. Curiosità: 4 kg di olio usato, se versati in acqua, inquinano una superficie pari a un campo da calcio. Dalla rigenerazione degli oli si producono basi lubrificanti, gasoli e bitume. Da 1,5 kg di olio usato si produce 1 kg di olio base. Questo processo permette di diminuire le importazioni di idrocarburi (fonte Coou - Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati).

Comunicato stampa Gruppo Hera
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