Attualita

 
Si sente spesso parlare di Nazioni Unite, se ne parla in modo spicciolo rispetto alle guerre, al ruolo che dovrebbero avere e che non avrebbero, a presunti mandati, risoluzioni e salvacondotti per guerre giuste, se ne parla quasi che si trattasse di commentare il risultato della partita. Se ne parla spesso senza sapere minimamente la loro storia, i principi della loro carta, i campi d’azione, le risorse, gli spazi fisici o i modi di operare. Se ne parla purtroppo a sproposito, tanto da far sì che si diffonda, parallela all’ignoranza dei meccanismi, una sfiducia disfattistica negli stessi. Un po’ come purtroppo sta succedendo alla nostra costituzione.

E’già da qualche anno che se ne discute.
A fine 2000 la legge quadro, poi il relativo decreto di attuazione, quindi la legge regionale del 2003 mentre è ora in corso di definizione la direttiva della giunta regionale.
Le Opere Pie vanno in soffitta per essere sostituite da Aziende pubbliche di Servizi Alla Persona (d’ora in poi ASAP). Le attuali Opere Pie ( in Emilia-Romagna a occuparsi di anziani sono 95 di cui 14 nella nostra provincia) andranno incontro a un processo di fusione che già la legge 328 del novembre 2000 prevedeva.

...come l'asino dai molti padroni alla fine morì di fame, un borgo con molti nomi è destinato a rimanere pressoché sconosciuto. Un borgo che i toscani chiamano Misileo, i romagnoli Sant'Apollinare e quelli del posto i Confini...' oppure '...quattro case e una chiesa in Comune di Palazzuolo sul Senio, quattro case e una chiesa in Comune di Casola Valsenio...'
I brani sopra citati, tratti da articoli di un noto quotidiano nazionale, descrivono in maniera chiara e concisa che cosa sono i Confini, cioè la zona di confine fra Casola e Palazzuolo, l'Emilia-Romagna e la Toscana.
Sicuramente le affermazioni sopra riportate corrispondono a realtà, ma siamo sicuri che questo borgo sia sempre stato sconosciuto e decadente? Oppure l'orgoglio dei pochi abitanti cocciuti, che continuano a risiedere in questo luogo isolato e abbandonato, ha ragion d'essere?

Il tabacco è stato importato in Europa intorno al 1590 dal navigatore e scrittore, Walter Raleigh, prese il nome di “erba della regina” per le molteplici virtù terapeutiche che le attribuivano, al punto che veniva persino consigliata nella cura dell’asma. Penso che fosse entusiasta per aver importato una nuova merce di altissimo potenziale redditizio, senza sapere che un giorno proprio il suo tabacco sarebbe stata una “droga” per i consumatori.

Un Affascinante itinerario escursionistico sulle colline della valle del Senio e del Sintria.

Maggio 2004
Un piccolo ma tosto gruppetto di 4 escursionisti ha collaudato la 'Corolla delle ginestre' un interessante e affascinante circuito paesaggistico da percorrersi a piedi, a cavallo o in mountain bike, che la Provincia di Ravenna, i Comuni di Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella e la Comunità Montana, in collaborazione con alcune strutture agrituristiche della zona, si accingono a promuovere e ad immettere sul mercato turistico.

La maggior parte delle persone che si cimenterà nella lettura di questo articolo avrà già sentito parlare della discussa nuova legge italiana contro la tossicodipendenza che il vice-premier Gianfranco Fini ha esposto a Vienna, alla riunione della Commissione delle Nazioni Unite per la lotta agli stupefacenti. Le norme saranno presentate in Consiglio dei Ministri a metà maggio, modificando così del tutto la legge Jervolino-Vassalli, e indicando un'inversione di tendenza anche rispetto al referendum del 1993.

Del volontariato ce né sempre più bisogno, dalle piccole cose di tutti i giorni, fino ai grandi aiuti rivolti all'umanità. Proprio perché bisogna iniziare dal piccolo, ci guardiamo attorno e vediamo che nel nostro paese, di associazioni che si occupano di volontariato, ce ne sono molte e rivolte a vari ambiti. Ma quanti casolani ne fanno parte? Qualcuno sicuramente si, altrimenti tutte queste associazioni non esisterebbero neanche! Allora la domanda è un'altra: quanti giovani casolani sono, attivi nel volontariato?

Da qualche tempo si parlava a Casola della costituzione di un gruppo di Vigili del fuoco volontari che potesse effettuare un primo intervento in caso di incendi o incidenti che si verificassero nel nostro territorio, idea tra l'altro sollecitata dallo stesso comando di Ravenna per la lontananza di Casola dal distaccamento più vicino, quello di Faenza. Ebbene quel gruppo si è formato già da un po' di tempo, anche se permangono ancora alcune difficoltà di tipo logistico.
Ma andiamo con ordine e partiamo dai nomi di coloro che fanno parte di questo gruppo volontario (e diamo per scontate tutte le riflessioni sull'importanza che il volontariato riveste per un paese come il nostro). Sono 17: Elio Fabbri, Mauro Poggiali, Giampietro Cortecchia, Mirka Monducci, Sandro Bandini, Roberto Collina, Antonio Sebastiani, Massimo Decaro, Graziano Nescito, Bruno Donini, Janez Cavina, Federico Dall'osso, Tiziano Fabbri, Davide Bertaccini, Pietro Pozzi, Gianantonio Gentilini e Michele Montefiori. Forniamo i nomi perché chiunque volesse entrare nel gruppo (o provarci perché ci sono alcune 'prove' da superare) può contattare una di queste persone, perché naturalmente più si è meglio si lavora.

Già nel numero precedente dello Specchietto avevo considerato il problema della fecondazione assistita, senza pero' esprimere un mio punto di vista, limitandomi a riportare semplicemente le opinioni pro e contro la legge stessa.
Nel frattempo ho potuto riflettere e documentarmi, prendendo finalmente una posizione nei confronti di questa legge approvata dal Parlamento.

Il 6 marzo sono iniziati i corsi di formazione di coloro che si sono dichiarati disponibili ad imparare ad utilizzare i defibrillatori che verranno acquistati a Casola Valsenio. Tale progetto, è partito circa un anno fa e prevede l’acquisto da 3 a 5 defibrillatori collocati in diversi punti del paese e la formazione di personale non sanitario per l’utilizzo degli apparecchi.
La collocazione dei defibrillatori acquistati probabilmente sarà la seguente: un defibrillatore verrà acquistato e collocato nel Centro Sociale le Colonne, un secondo defibrillatore sarà acquistato dalla BPB a copertura dell’intera area industriale di Valsenio, un altro defibrillatore verrà acquistato dalla Misericordia, in seguito se ne prevede l’acquisto di un altro paio “mobili” da collocare sulle vetture delle forze dell’ordine.

Per sfuggire al dolore d'esistere vi fate di tremila porcherie inutili con il risultato che continuate a mettervi un tappo sempre più grosso sull'anima'
Jack Folla - Alcatraz

'E' ora che ci svegliamo dal torpore in cui siamo caduti ... smettiamo di perdere tempo in immani stupidaggini che tutti i giorni ci annichiliscono... cominciamo a pensare di più alla nostra anima!'
Don Luca - Predica domenicale

Il fatto che queste due frasi continuino a rimbalzarmi in testa da un po' di tempo ha scaturito in me la necessità di osservare con maggior attenzione la realtà, reale o virtuale che sia (ormai si può parlare tranquillamente di realtà virtuale).

Abbiamo ripristinato la Galleria Fotografica de Lo Spekkietto con tutto l'archivio delle foto della Festa di Primavera dal 2004 al 2012 (e non solo)
 Buona visione!
 
 
 
 
Martedi 23 aprile, esco dal lavoro, prendo in mano il programma della Festa di Primavera e leggo che l’arrivo in paese dei carri allegorici è previsto per le ore 20:30.
Mi affretto a cenare e prepararmi ad uscire per arrivare puntuale da Bruscò. Trovo sempre affascinante il momento in cui i carri oltrepassano quella strettoia. Da quel varco si incominciano a scoprire le carte, si possono incominciare a fare supposizioni su quale tema tratteranno i carri di quest’anno ed esprimere opinioni sulla forza e la forma architettonica assieme ad amici e amiche un po' nostalgici dei vecchi tempi in cui assieme realizzavamo i carri allegorici.
Volto l’angolo che da Ciata arriva a via Roma e mi ritrovo un deserto davanti agli occhi. Mando un messaggio ad un amico e componente di una società dei carri e scopro che l’arrivo è stato posticipato alla giornata seguente.
Mercoledì 24 aprile, come in un dejà vu ripeto l’iter della giornata precedente, ma quando volto l’angolo di Ciata, un po' di gente è già presente nei pressi di Bruscò e intravedo in lontananza i lampeggianti della Polizia Municipale. Attendo incuriosito l’arrivo dei carri in paese.
Il primo che supera il varco è quello della Nuova Società Peschiera; la forma architettonica non mi convince, ancora di più completamente di bianco colorata, ho pochi elementi su cui disperdere lo sguardo e assolutamente non trovo indizi che possano farmi supporre un qualsiasi significato.
Poi in sequenza entrano in paese sia il carro della Società Sisma che quello della Società Extra. Da queste due strutture vengo assolutamente più incuriosito e affascinato. Il carro della Sisma mi fa immaginare che possa rappresentare una tematica in qualche modo attinente alla caduta del ponte Morandi, mentre il carro della Società Extra, nel suo insieme molto armonico, tramite l’installazione di questo macchinario nella parte frontale mi porta a ipotizzare che possa trattare una tematica legata alla scoperta scientifica. Le persone con cui parlo sono convinti sia un chiaro riferimento a Leonardo.
Il festoso e chiassoso corteo delle società accompagna i carri fino al punto di partenza.
 
Durante la serata, con amici o ex costruttori, ritorniamo a curiosare e commentare le strutture dei carri. Man mano che li guardo, a differenza di altri che hanno idee e opinioni diametralmente diverse, mi convinco che la struttura migliore sia quella realizzata dalla società Extra. Ha forme che possono con l’uso interessante del colore prendere un forte dinamismo.
Giovedì 25 aprile, a metà mattina esco di casa e mi dirigo incuriosito dai carri; finalmente le società distribuiscono le relazioni. Nulla di nuovo rispetto agli anni precedenti, la NSP è la prima di tutti con le relazioni in distribuzione, attendo un po' la divulgazione di quella della Sisma, e come sempre di quella della società Extra non vi è traccia fino a tarda mattinata.
Noto un interessante texture di colore comparire nel frontale del carro della Peschiera, che aggiunge un minimo di dinamismo alle forme esageratamente rigide e piatte notate il giorno precedente, mentre le strutture delle altre società risultano ancora quasi intonse e appiattite per effetto della scomparsa della dinamicità generata dalle ombre create la sera precedente dall’illuminazione pubblica. 
Mi accomodo su una panchina e leggo i primi due testi. Trattano entrambi temi attuali e mi suscitano interesse e curiosità. Dal testo della Nuova società Peschiera scopro che tratta il tema del femminicidio e le sempre meno isolate brutalità che accadono alla donna all’interno delle mura domestiche. L’allegoria della forma nella parte frontale vuole esprimere il concetto di “il mondo è fatto a scale; c’è chi sale e chi si deve arrampicare”. Forse anche troppo semplice ma allo stesso tempo facilmente identificabile. 
Passo alla relazione del carro della Sisma, che già dal titolo e dalla bella ed esplicita immagine di copertina mi palesa la possibile tematica affrontata e una certa impostazione grafica; scopro con meravigliato stupore che la forma del carro della Sisma è una destrutturazione del simbolo della Repubblica Italiana e che l’ingranaggio è in effetti una allegoria che richiama il ponte Morandi, mentre la parte inferiore della stella probabilmente è l’allegoria della scuola. Arrivo in fondo al testo ed ho chiaro il percorso. Mi hanno esplicitato le vittime e anche troppo dettagliatamente le forme e i colori del simbolo della Repubblica. Mi aspetto a questo punto al pomeriggio di ritrovare nel carro le allegorie che mi riconducano ai veri colpevoli e la curiosità di come rappresenteranno le vittime.
Sfruttando l’amicizia e la stima di tante battaglie allegoriche affrontate anni fa, riesco a ottenere sottobanco la relazione della Società Extra. Mi metto in disparte per leggerla in santa pace a discapito di quelli che sono ancora in trepidante attesa.
Una immagine con bambini che scrutano forse ad una eclissi mi accompagna alla lettura del testo. Introduzione, spiegone, citazione, titolo, relazione etc. etc. Non so se fosse colpa della lunga attesa, ma alla fine, nonostante fosse scritta bene in un italiano che mai mi sognerei di riuscire ad utilizzare, forse capisco che, a 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla luna è importante continuare a sognare e scoprire il nuovo senza fermarsi al quotidiano. Dalla premessa che citava inventori e sognatori precedenti l’allunaggio, ipotizzo che possano trasformarsi in figure allegoriche nell’allestimento finale. Vagamente disorientato è il termine adatto per descrivere il mio stato d’animo dopo questa lettura.

Successo per la Festa di Primavera, edizione 2018. A partire da qualche anno la Festa ha ripreso vigore, grazie anche all'impegno della Pro-Loco che è stata capace di introdurre alcune novità e di riempire la giornata con attività, punti di incontro, musica e altro. Alle 15:30 però ha avuto inizio il clou della festa, ovvero la sfilata dei carri allegorici. Non c'è dubbio che per un casolano i carri siano un evento fondamentale della vita del paese, capace di attirare l'attenzione e la curiosità a partire da marzo, quando si iniziano a vedere le sagome in legno, per proseguire dopo la festa, quando i verdetti hanno decretato vincitori e vinti. Come redazione de Lo Spekkietto abbiamo pensato di riesumare un'idea che avevamo avuto anni fa e che non aveva avuto seguito, la GIURIA POPOLARE.
Ovviamente il giudizio che esce da un voto popolare può essere diverso da quello di una giuria di tecnici, e certamente i presupposti teorici, il gusto, la capacità di lettura saranno sicuramente diversi, ma senza dubbio la Festa nasce come un'occasione anche popolare, di riflessione. Perchè allora non dare l'opportunità di esprimere il proprio giudizio personale? Perchè non permettere a tutti di giudicare un lavoro che chiede di essere visto, interpretato e valutato?
L'idea della GIURIA POPOLARE, nelle intenzioni, è quello di dare ancora più valore ai carri che richiedono un impegno, intellettivo, materiale, manuale e creativo notevolissimo. Sappiamo bene che il verdetto della giuria tecnica vale più tutto, ma vincere un trofeo rimane cosa gradita. Forse da quest'anno le società inizieranno a sognare la tripletta (diurna, nottura , popolare)?
La proposta è quindi da subito piaciuta alla Pro-Loco, che l'ha sostenuta, ed anche le società costruttrici dei carri hanno apprezzato la novità. Per dare più forza al voto abbiamo pensato che un premio al vincitore fosse doveroso, e così quest'anno è stata scelta un'opera in ceramica della casolana Paola Pozzi.
L'idea è piaciuta evidentemente anche agli spettattori; infatti un migliaio di persone, moltissime non casolani, hanno espresso la propria preferenza per il carro che li ha colpiti di più. Riportiamo di seguito la classifica uscita dallo spoglio

 

1°classificato 

493 preferenze (46%)

189x94: Fuori di Tela - Extra

2°classificato 

354 preferenze (33%)

U-j vò'na biètta - Sisma

3°classificato 

225 preferenze (21%)

Invasori - Nuova Società Peschiera

 
Voti Validi 1072
 
Nella nostra galleria fotografica sono state pubblicate le foto della sfilata dei carri allegorici del 25 aprile 2014