Attualita

 
E' da un po' di tempo che si sente parlare di combustibili alternativi per i motori diesel, anche se solo in quest'ultimo periodo si sono moltiplicati servizi telegiornalistici e articoli sulla carta stampata, così da porre il consumatore e il normale automobilista in una confusione imbarazzante.
 
Penso sia indispensabile chiarire innanzitutto la differenza che intercorre tra l'ormai famoso olio di colza e il biodiesel. L'olio di colza, così come l'olio di semi di girasole, sono olii vegetali, mentre il cosidetto 'biodiesel&#8221,, ottenuto dalla spremitura di semi oleoginosi di colza, girasole e soia e da una particolare reazione chimica chiamata transesterificazione, viene definito come un combustibile adatto sia per motori diesel che per il riscaldamento, tra l'altro regolato dalla direttiva europea EN 14124. Il passaggio chiave è nella reazione di transesterificazione durante la quale avviene la sostituzione dei componenti alcolici di origine (glicerolo) con metanolo.
Dal punto di vista tecnico il motore diesel è stato sempre noto per essere più un 'trattore&#8221, che un vero proprio motore, sia per la sua robustezza, che per le sue prestazioni nettamente inferiori a quelle dei motori a benzina. Da quando però lo studio dei motori diesel è stato intensificato (cito ad esempio il sistema 'Common Rail&#8221, (1997) studiato dalla Fiat e poi venduto per costi di industrializzazione troppo elevati alla Bosch), è diventato un motore molto più prestazionale, più sofisticato e di conseguenza più delicato, non tanto nei suoi componenti interni, ma nel suo sistema di alimentazione gasolio ad alta pressione e nel suo controllo (in certi casi totalmente elettronico attraverso la centralina). Proprio il circuito di alimentazione gasolio è il sistema più delicato per quanto riguarda un eventuale combustibile alternativo, in quanto ci sono due particolari dispositivi come la pompa di alta pressione e gli iniettori, che sicuramente andrebbero in crisi e verrebbero danneggiati da un combustibile diverso da quello di progetto.
L'utilizzo dell'olio di colza 'alimentare&#8221, è quindi assolutamente sconsigliato per evitare di consumare e di procurare danni in pochissimo tempo alla pompa e ai polverizzatori, componenti alquanto costosi. L'utilizzo invece del biodiesel potrebbe essere permesso, ma deve essere autorizzato dalla casa madre costruttrice del motore in quanto in primis, se l'utilizzo non è autorizzato, fa decadere automaticamente la garanzia nel caso di autovettura nuova, e comunque in particolari sistemi di iniezione a causa delle elvate pressioni di funzionamento, potrebbe causare danni.
Sensibilizzare l'opinione pubblica 'ecologica&#8221, con servizi come quelli comparsi nel Tg3, durante il quale si parlava solo dell'olio di colza introdotto al posto del gasolio nei serbatoi delle nostre auto a mio avviso è molto dannoso. Anche il sig. Grillo (che stimo ed ammiro), molto attento alle energie e ai combustibili alternativi, tende nei suoi spettacoli a parlare solo dell'aspetto ecologico e economico, ma mai dell'aspetto tecnico e non tutto ciò che lui decanta come le soluzioni ambientali del mondo intero sono poi attuabili.
Il biodiesel è già una realtà e ci sono già alcune raffinerie, una delle quali si chiama 'Estereco&#8221, con sede a Umbertide. Di fronte però, troviamo motori studiati, progettati e collaudati per un altro combustibile. Vi posso assicurare per averlo toccato con mano e per aver condotto cicli di prove, che sostituendo su un motore al banco prova il tradizionale gasolio con un altro combustibile (di derivazione aeronautica, ma molto simile al diesel) ho notato un'usura della pompa di alta pressione pari a tre volte la sua normale usura se sottoposta allo stesso ciclo di prove con il diesel.
Penso quindi che la ricerca di combusitibili alternativi per abbattere i costi di produzione e i costi sostenuti dai consumatori, nonché abbattere le emissioni nocive, vada alimentata e perseguita, non certamente con articoli di giornale 'popolari&#8221,, e non del tutto veritieri, ma con una progettazione e una sperimentazione dal punto di vista tecnico considerando il biodiesel fin dagli inizi degli studi come combustibile. Sperando che i 'potenti&#8221, signori dell'oro nero e il sistema economico mondiale, basato moltissimo sul petrolio, permetta alle case automobilistiche questi studi, posso affermare che dal punto di vista tecnico le potenzialità per realizzarli già ci sono.

Lorenzo Dardi

Una bella giornata di sole, vela chiara, il tepore del sole che vuole dire la sua in una giornata di febbraio, la natura che aspetta con pazienza la primavera e l'aria sana delle nostre colline mi spingono a cambiare strada per andare a Imola: Toranello!!!!
La strada è anche più corta e il panorama non è niente male ma dopo pochissimi chilometri si iniziano a vedere nuvole di gabbiani che ti fanno sorgere un piccolo dubbio: sto andando al mare? Proprio così, sono diretto al mare, e che mare ..... continuando verso quegli uccelli che turbinano nel cielo si incomincia a sentire un odore diciamo sgradevole che, se si è in compagnia, può creare un immediato imbarazzo finché non si arriva al cartello: DISCARICA PER RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI 'TRE MONTI'.

Riceviamo e pubblichiamo con piacere una lettera di Giovanni Giacometti, agricoltore, riguardante il Parco della Vena dei Gessi, argomento di cui si è molto parlato anche sul nostro sito in questi ultimi tempi. Ringraziamo il signor Giacometti e ci auguriamo che possa ricevere risposta da chi è competente, naturalmente ribadendo che il nostro sito è lieto di ospitare tutti i pareri su questo e altri problemi.

Una vita dedicata al lavoro, alla terra e alla famiglia, gocce di sudore per costruire quello che ho.Ciò che ho ricevuto dai miei genitori l' ho sempre difeso e ho cercato di mantenerlo e migliorarlo, nel rispetto delle persone, degli animali e della natura.

Martedì 22 febbraio presso la sala Polivalente G. Spadolini, si è tenuta l’assemblea pubblica della Pro Loco. E’ stato presentato, dalla Pro Loco dimissionaria, il bilancio consuntivo dell’anno 2004, presentato il nuovo Consiglio d’Amministrazione per il triennio 2005/2007, e il programma per il medesimo triennio.

...e bravo Albo!!!
Hai sollevato una questione che mi interessa particolarmente (anche se ormai ho da poco passato l'adolescenza) e che dovrebbe interessare quasi tutti i lettori de 'Lo spekkietto'. Sai bene che siamo coetanei ed è facile per noi pensare ai tempi che furono (dicendo così sembra 30 anni fa, ma sono solo 10) con una grassa risata, ma non sarà altrettanto per quei ragazzi casolani che ora vanno dai 15 ai 18.
 

Negli ultimi giorni parlando del disagio giovanile è suscitato in molti di noi il ricordo del professore delle scuole medie Daniele Saviotti.
Proprio oggi 3 marzo 2005 (ci scusiamo per il leggero ritardo con cui l'articolo è comparso in rete, ma si tratta di tempi tecnici, n.d.r.) è il terzo anniversario della morte del Professore, a tutti noi ragazzi non resta che il ricordo di un grande professore ma soprattutto di un grande uomo.

Nei giorni scorsi, subito dopo l’approvazione della legge regionale che ha istituito il Parco della Vena del Gesso Romagnola, sono state numerose le prese di posizione delle organizzazioni agricole che hanno contestato il metodo e il merito del provvedimento legislativo. Si è parlato di colpo di mano, di decisione che contraddice le indicazioni della legge quadro sulle aree protette, approvata pochi giorni prima, che riconosce ruolo e partecipazione del mondo agricolo.

Il 2 marzo, una delegazione di amministratori e tecnici della Comunità Montana dell’Appennino Faentino (insieme a me, che rappresentavo il Comune di Casola Valsenio e la Comunità Montana, c'erano l’assessore del Comune di Brisighella, Viscardo Baldi, l’ing. Muzio Salvatori, consulente del Comune di Brisighella, il tecnico informatico dell’Unione dei Comuni, Eugenio Baldi), si è incontrata a Bologna con i responsabili della Telecom, l’ing. Fulvio Cicchetti, (responsabile dell’Area Nord Est) e l’ing. Dario Bassi, per avere indicazioni e impegni sui programmi di estensione del servizio ADSL al Comune di Casola Valsenio e alla parte del Comune di Brisighella, a monte di Fognano, che ne è ancora escluso.

Una legge regionale: la L.R. 12 marzo 2003, ed alcune direttive regionali ad essa legate e recentemente approvate, riformano lo status delle IPAB (per intendersi delle ex Opere Pie) dell'Emilia Romagna e di fatto impongono loro, all'insegna del 'più è grande, più è bello', di concentrarsi o di fondersi in 'Aziende di servizi alla persona' per le quali vengono fissati ambiti minimi territoriali o, in alternativa, limiti minimi di 'fatturato' e di capitale talmente alti che di fatto escludono la sopravvivenza delle piccole Opere Pie coma la nostra.

Riceviamo il comunicato stampa emesso dalla Pro-Loco dopo la riunione di giovedì 17 febbraio in cui si indice un'assemblea pubblica per martedì 22 febbraio in cui verrà eletto il Consiglio d'amministrazione. Naturalmente i casolani sono invitati a partecipare numerosi, soprattutto in un momento come questo in cui sembra esserci un conflitto forte come vi abbiamo già riferito qualche giorno fa. Al di là delle belle intenzioni espresse nel comunicato, si arriverà presto a una soluzione positiva? Rimaniamo naturalmente a disposizione di chiunque volesse discutere l'argomento

Dopo oltre venti anni di discussione animata che ha coinvolto le comunità locali, le Province, il mondo ambientalista, quello agricolo e le associazioni venatorie, il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è finalmente legge regionale.

La vecchia Pro Loco (vecchia si fa per dire e sta per Pro Loco dimissionaria) ha terminato il suo mandato e se ne deve costituire un'altra.
In accordo con il Consiglio dimissionario, qualche mese fa, l'Amministrazione Comunale ha dato vita ad un gruppo di lavoro , presieduto da Giampaolo Sbarzaglia, con l'obiettivo di verificare se era possibile formare una compagine più corposa rispetto a quella uscente.

15 Febbraio 2005
Apprendiamo da fonti bene informate che proprio nelle ultime ore la Regione ha approvato la legge di costituzione del Parco della Vena dei Gessi.

Finalmente dallo scorso 1° gennaio del 2005 non è più obbligatorio svolgere il servizio di leva, conquista non irrilevante per il cittadino/ragazzo che all'età di 19 anni, o di età superiore perchè intrapresa la strada universitaria, si vedeva chiamato a ricoprire per un anno una mansione che non gli poteva minimamente interessare, lontano da casa e mal retribuita.

Ma questo è l'inizio di un'altra storia'... termino così un breve ricordo di don Elviro Guidani richiestomi da Giacomo Giacometti per commemorare il 40° della morte del nostro compianto ed indimenticato arciprete.
Lo dicevo a proposito del primo incontro che ebbi con l'allora giovane prete dai capelli pepe sale mandato a Casola a sostituire don Elviro. Ora il giovane prete dai capelli pepe e sale è diventato l'autorevole monsignor don Giancarlo Menetti, nostro parroco ahimè!!! da ormai 40 anni (matureranno ad Aprile). Ahimè per me, che allora di anni ne avevo 20!
Era trascorsa qualche settimana da che don Elviro ci aveva repentinamente lasciati, accompagnato dalla sua cara mamma, in un succedersi di eventi improvvisi e fulminanti che aveva lasciato attonita tutta la nostra comunità. In parrocchia vigeva una specie di interregno, un momento sospeso vissuto fra la nostalgia e la malinconia del ricordo ed un'attesa perplessa e preoccupata.