Attualita

 
Riceviamo dal comitato per il sì e pubblichiamo l'invito a un dibattito pubblico sul referendum parzialmente abrogativo delle legge 40 del 12-13 giugno. Il dibattito si terrà martedì 7 giugno alle ore 21 in piazza Oriani. Nel volantino allegato potrete trovare tutte le informazioni relative alla serata.
Questo breve passo è tratto da un racconto orientale che ho letto in un vecchio libro capitatomi fra le mani, quasi per caso, proprio in questi giorni e che avevo dimenticato sotto pile di altri volumi. Sfogliandolo, la mia attenzione si è fermata proprio sul racconto del ritorno a casa di Mau-Sung e, rileggendolo, mi sono stupito quando ho notato come il tema trattato fosse di un’attualità straordinaria. Voglio quindi riproporre a tutti i lettori i passaggi più significativi che, credo, possano contribuire a far riflettere sul tema della vita e la sua origine.

In alcuni interventi che ho letto in questi giorni, si fa discendere la posizione in difesa della Legge 40 sulla procreazione assistita dalla valutazione – presentata come oggettiva – di quale sia l’inizio della vita di un individuo. L’ovulo fecondato, l’embrione – si sostiene - è già vita, è persona. E’ esattamente ciò che sostiene la Legge 40, che a questo orientamento ispira il suo impianto normativo.

Ancora una volta mi ritrovo a scrivere un articolo sulla fecondazione assistita e visto che tra poche settimane ci sarà il referendum, ricolgo l’occasione per ridire la mia.
Perchè andare/non andare a votare? Perchè votare sì o votare no?
Per rispondere a queste domande, a mio avviso si deve partire dal concetto che ognuno di noi ha della vita , e in particolare di quando pensiamo che inizi.

Salvo imprevisti meteorologici nella giornata di domenica 5 giugno 2005 riapre per la stagione estiva la piscina Comunale di Casola Valsenio. La struttura di via Gramsci 7 riapre a distanza di un anno i battenti al pubblico. L'orario di apertura e di chiusura potrà subire variazioni, anche settimanali, in relazione agli eventi metereologici. Anche quest'anno sono in previsione corsi di nuoto per bambini ed adulti e prove gratuite subacquee. Sono previsti anche abbonamenti diversificati. Il giorno di apertura della piscina potrà subire variazioni in base alle condizioni meteorologiche.

Sul referendum del prossimo 12 giugno riguardo alla legge 40 sulla procreazione assistita regna la più totale confusione e anarchia di informazione. Tutto ciò ha già spostato gran parte dell’attenzione dal tema fondamentale della vita, allo scontro politico vero e proprio. Si registrano perfino comportamenti “squadristi” di componenti di alcuni comitati studenteschi per il “sì” che hanno aggredito gli studenti per il “no” o l’astensione.
In mezzo a questo indegno scontro sociale in cui molti tirano l’acqua al proprio mulino con un’informazione colpevolmente parziale, credo sia doveroso, come cittadino qualunque, fare alcune riflessioni dettate semplicemente dal buon senso e da una appena adeguata documentazione.

Torna, per il terzo anno consecutivo, il raduno degli Alpini del 'Paese delle erbe e dei frutti dimenticati&#8221,. Il Gruppo Alpini (ANA) di Casola Valsenio, con il patrocinio del Comune e della Comunità Montana, organizza per domenica 5 giugno, il 3° Raduno degli Alpini. Nell'occasione alcune centinaia di Penne Nere invaderanno, pacificamente e come è loro consuetudine, le vie del centro storico di Casola Valsenio. Questo il programma del Raduno: ore 8,30 ammassamento in Piazza Alfredo Oriani cui farà seguito alle ore 9,00 l'alzabandiera nel Parco Giulio Cavina. Si continuerà alle 9,30 con un rinfresco in Piazza Alfredo Oriani, mentre alle 10,15 è prevista la S. Messa presso il Monumento ai Caduti. Alle 11,00 gli Alpini sfileranno nelle vie del paese accompagnati dal Corpo Bandistico 'G. Venturi&#8221, di Casola Valsenio. Alle ore 13,00 verrà organizzato il tradizionale rancio alpino presso lo stand allestito nel cortile della Misericordia (Via Cardinal Soglia). Infine alle ore 15,00 ci sarà il concerto in Piazza Alfredo Oriani del Coro Alpino del Gruppo Ana di Piovene Rocchette (VI) e del Corpo bandistico 'G. Venturi&#8221, di Casola Valsenio. Lo stand gastronomico sarà aperto anche nella serata di sabato 4 giugno 2005 a partire dalle ore 19,30.
È in scadenza la presentazione della domanda per accedere al fondo per il sostegno alle abitazioni in locazione del Comune collinare.

Non sempre tutto va secondo i copioni già visti. La situazione in centro america non è delle migliori, eppure una piccola nota positiva sembra venire dall'Olancho. Padre Andres Jose Tamayo, da anni impegnato in una dura lotta contro le compagnie del legname, ha ricevuto alla fine di aprile il premio internazionale Goldman, espressamente legato a chi si distingue nella difesa dell'ambiente.

La zanzara tigre è un piccolo insetto originario dell’Asia, giunto recentemente in Italia attraverso l'importazione di pneumatici usati sui quali la femmina aveva deposto le uova. È più piccola delle altre zanzare. Grazie alla sua colorazione è facilmente riconoscibile: è di colore scuro, con fasce bianche sulle zampe e una linea bianca sul dorso.
 
La zanzara tigre, per riprodursi, predilige le piccole raccolte di acqua stagnante: sottovasi, tombini, copertoni usati in cui si deposita l'acqua piovana e in qualsiasi altro piccolo contenitore o fessura stagna in cui l'acqua piovana o dell'annaffiatura venga lasciata a ristagnare. Le uova sono deposte all'asciutto, poco sopra il livello dell'acqua. Quando in seguito a pioggia o annaffiatura l'acqua le sommerge, queste si schiudono, escono le larve che in 7 giorni diventano adulte e si alzano in volo. Questo tipo di zanzara effettua un volo basso, a pochi centimetri da terra e punge sopratutto le caviglie e le gambe. Nei mesi più caldi, quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni, con un picco di massima densità al culmine dell’estate, tra agosto e settembre.La sola puntura della zanzara tigre rappresenta un problema. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto, e riposa di notte sulla vegetazione. Le sue punture procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, e spesso anche dolorosi. Nelle persone particolarmente sensibili, un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono un’attenzione medica. Questo insetto è vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui la dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti nelle zone tropicali e in numerose zone dell’Asia. Nelle nostre zone questi agenti patogeni sono assenti e quindi questo rischio è solo teorico. Non è possibile comunque escludere la possibilità che, in seguito alle modificazioni climatiche o a eventi accidentali, aumenti anche la probabilità di diffusione di queste malattie nel nostro paese.
A causa della pericolosità della zanzara tigre, in moltissimi Comuni Italiani si sta effettuando una campagna di informazione, con lo scopo di attuare una disinfestazione dall’insetto, per tutelare i cittadini, visto che la diffusione della zanzara è tipicamente urbana, e non si ritrova nelle aree rurali, proprio per la sua propensione a deporre le uova in piccole raccolta d’acqua. I cittadini tramite piccoli accorgimenti possono efficacemente contribuire alla lotta, cercando di:
1. evitare l’abbandono di materiali in cumuli all’aperto che possano raccogliere l’acqua piovana
2. eliminare l’acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni, dai copertoni
3. innaffiare direttamente con le pompe gli orti e i giardini, senza mantenere riserve di acqua a cielo aperto
4. eventualmente, se necessario l’uso di recipienti per la raccolta dell’acqua, cercare di tenerli coperti e provvisti di zanzariera, ben fissata e tesa
5. pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli all’interno durante i periodi freddi. L’abitudine di portare le piante al riparo dai freddi invernali, infatti, è probabilmente una delle cause che generano, all’arrivo della primavera quando le temperature salgono e le piante vengono nuovamente esposte e innaffiate, la schiusa delle uova invernali facilitando notevolmente la diffusione della zanzara stessa nell’ambiente
6. introdurre pesci rossi, grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini
7. trattare i tombini, e tutti i recipienti posti all’esterno dove si raccoglie acqua piovana, ogni 7-10 giorni con prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia. In particolare, il prodotto più diffuso e consigliato è il Bacillus thuringiensis israelensis. Questo prodotto, derivato da un batterio capace di produrre una tossina ad azione molto specifica contro la zanzara tigre, ha numerosi vantaggi: è naturale e non di sintesi chimica ed è già presente nell’ambiente, uccide solo le larve di Aedes albopictus e di pochissime altre specie non causando quindi grande impatto, si degrada molto velocemente e quindi non persiste. Questo è indubbiamente un grosso vantaggio sotto il profilo della salvaguardia ambientale anche se obbliga a ripetere il trattamento con una certa frequenza.
Purtroppo, i repellenti naturali non sono efficaci contro la zanzara tigre. Le persone particolarmente sensibili alle punture, anziani e bambini ad esempio, dovrebbero quindi proteggersi con un prodotto repellente di sintesi, che però va utilizzato con cautela e solo nel caso sia realmente necessaria l’esposizione in aree a rischio.

Roberta Faziani
Un giorno, a chi gli faceva notare che il Santo Padre deplorava le sue azioni criminali, Josef Stalin chiese sarcasticamente “Quante divisioni ha il Papa?”. Prima di replicare in modo così avventato, avrebbe dovuto ricordare che già i cesari di Roma dovettero fare i conti con i discepoli di Gesù e con i loro discendenti, i quali diffusero un ideale che, a lungo andare, fece scricchiolare non poco le fondamenta di quel fantastico impero mondiale. Di certo, però, non poteva immaginare che un suo suddito, un giovane prete polacco, trent’anni dopo, divenuto Papa, avrebbe aperto una breccia decisiva nella cortina di ferro. Karol Wojtyla, il prete polacco, assurto al rango di Vicario di Cristo, avrebbe inferto una spallata terrificante al regime comunista sovietico, accelerando forse di un decennio un processo disgregativo che, molto probabilmente avrebbe avuto luogo comunque per il verificarsi di una serie di congiunture politiche, economiche e sociali quasi inevitabili.

Vorrei sottolineare quanto è indecente la situazione dei parcheggi nel nostro Comune. Ogni giorno che passa è sempre più impossibile parcheggiare, soprattutto i giorni di martedì e venerdì per via del mercato.

Anche Casola si mobilita per tempo al fine di combattere la temibile zanzara tigre.

Il virus HIV, Virus dell'Immunodeficienza Umana, è un retrovirus, cioè un virus a RNA, che attacca alcune cellule del sistema immunitario, principalmente i linfociti CD4, indebolendo il sistema immunitario fino ad annullare la risposta contro virus, batteri, protozoi e funghi. La distruzione del sistema immunitario causa una sindrome che si chiama AIDS (o, in italiano, SIDA: Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita).

Giovanni Paolo II è morto da poche ore. Alle 21.37 di questa sera si è concluso il suo cammino terreno. Chi ha Fede sa che la morte è solo il passaggio a una nuova vita, alla contemplazione di Dio. Se questo può consolare, non possiamo certo dimenticare ciò che in questi ultimi giorni abbiamo visto sugli schermi delle nostre TV, la sofferenza di un uomo che fino all'ultimo momento ha compiuto ogni sforzo per essere presente, per non fare mancare la propria forza, il proprio carisma a coloro che lo hanno amato e accompagnato per gli oltre 26 anni del suo Pontificato.