Attualita

 
Riceviamo e pubblichiamo un nuovo articolo di Matteo Bellini che già qualche mese fa ci aveva raccontato la sua esperienza di cameraman in giro per le strade casolane. Questa volta ci manda una sua riflesisone su come vede il futuro del nostro paese, preoccupato del calo degli abitanti ma al tempo stesso fiducioso nelle risorse dei casolani.

Qualche tempo fa la nostra scuola elementare ha avuto la felice opportunità di ospitare due scrittori: Cristiano Cavina e Silvia Roncaglia.
Con queste poche righe vogliamo comunicare ai lettori del giornale le nostre impressioni e ringraziare i nostri ospiti.

Qual è il problema in discussione? E’ presto detto e a molti di voi forse già noto.
Si tratta di discutere sul futuro delle Opere Pie e sul futuro dei servizi (primo fra tutti quello della Casa Protetta), che questo Ente, che vanta origini così antiche e che è così caro a tutti i Casolani, eroga non solo alla nostra comunità ma anche ai comuni vicini.

CASOLA VALSENIO DICE NO ALLA FUSIONE DI TUTTE LE OPERE PIE DEL COMPRENSORIO IN UNA UNICA ASP E DA' VITA AD UN COMITATO PER SOSTENERE L’OPZIONE DI UNA ASP SUBZONALE.

Lunedì 15 Maggio, a Casola Valsenio, nel corso di una affollata assemblea di cittadini tenutasi nella sala polivalente G. Spadolini, si è costituito un comitato per la salvaguardia delle peculiarità, dell’autonomia, dell’operatività e della memoria dell’”Opera Pia S. Antonio Abate e SS. Filippo e Giacomo”, ente (IPAB) le cui lontane origini risalgono al 1200 ed a cui i Casolani sono molto legati da forti vincoli di solidarietà e di affetto.

Cominciammo a stampare “Lo Specchio” nel ’67 con il ciclostile della parrocchia. Il supporto per la stampa era costituito da matrici di carta cerata su cui le macchine da scrivere meccaniche incidevano le lettere.
I disegni venivano effettuati con uno stiletto appuntito, erano necessariamente semplici e stilizzati ma non banali. Ricordo in particolare che l’Anna Mu’ (Musile Tanzi) con quello stiletto faceva miracoli. Quando mi capita di riguardare qualche vecchio numero di allora, provo un forte sentimento di tenerezza e nostalgia.
Solo qualche volta, dati i costi elevati per le nostre finanze, potevamo permetterci l’utilizzo di una speciale matrice di carta sensibile con cui era possibile riprodurre schematicamente in chiaro-scuro una foto od un disegno tratti da un qualche giornale.

...Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra, né in Germania. Questo è comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed è sempre facile trascinare con sé il popolo, sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista.

Sperando di fare cosa gradita agli organizzatori e sostenitori della Festa di Primavera, in particolare alla Società Input, vi segnalo che una delle fotografie realizzate lo scorso 25 aprile è in concorso sul sito internet della prestigiosa rivista francese Animan.

Vi è uno strascico del lunghissimo inverno appena trascorso, che allunga la sua ombra minacciosa su questa timida primavera 2006 e che incombe come una spada di Damocle sulle famiglie che vivono nella valle del Senio e nel circondario di Castelbolognese. Tutti se ne sono accorti, ma nessuno dice niente: da mesi non si hanno notizie della bolletta del gas.
Tace la gente, tacciono le istituzioni locali.

In questa battaglia elettorale tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi, la collina faentina ha dato la sua fiducia alla coalizione di centro sinistra. Lo schieramento di Romano Prodi ha infatti ottenuto in queste consultazioni politiche del 2006 la maggioranza schiacciante dei consensi. Tra i dati di maggior interesse ci sono l’altissima affluenza alle urne registrata nei tre Comuni e, per la prima volta dopo molti anni, il numero minore dei voti nulli e delle schede bianche.

Oggi, dopo l’ultimo saluto a Padre Francesco dove Casola si è stretta attorno a questa persona speciale, mi è pervenuta l’ultima lettera che ha scritto Padre Francesco Rinaldi Ceroni e pubblicato nel mensile Mariano “Madre di Dio” il 3 Marzo 2006.

Avevo forse 14 anni e padre Francesco, rientrato a Casola dall’Africa per un breve periodo di riposo, veniva a recitare il rosario tutte le sere al pilastrino delle case UNRRA.
“Non lasciate passare un solo giorno senza recitare almeno tre Ave Maria alla Madonna perché vi tenga lontano dai pericoli e soprattutto dal peccato” disse.
Magari, a causa della mia insipienza, non sempre hanno fatto effetto, ma da quel giorno non ho mai tralasciato di recitarle le tre Ave Maria di padre Francesco, anche in momenti critici. Ricordo un’occasione molto particolare, durante un collasso seguito ad una operazione alle tonsille, in cui ebbi il mio da fare per non mancare a questo impegno giornaliero.

Scarburo! Il raduno internazionale di speleologia che si terrà nel prossimo Novembre 2006 ha indetto un concorso per la creazione del LOGO ufficale della manifestazione. In attesa della nuova versione del sito internet di scarburo, è nostro onore fare da tramite anticipando il bando del concorso.

È un venerdì sera che nelle vecchie scuole di Borgo Rivola incontriamo Steve e Domenico, due ragazzi che si sono ribellati al niente offerto dal loro piccolo paese e desiderosi di fare qualcosa anche per gli altri. Lo si vede dalle espressioni della loro faccia che sono orgogliosi di quelle stanze che da vuote aule di una ex scuola sono diventate il punto di ritrovo per i giovani rivolesi ma anche per ragazzi e ragazzini di Casola e di Riolo.

Ormai da qualche mese il centro giovani “L’isola…” di Casola si è trasferito in una sede meglio attrezzata e più confacente. Questo spostamento è servito come ulteriore impulso di qualificazione delle attività e dei progetti rivolti alla fascia adolescenziale, e tale da caratterizzarsi stabilmente come nodo-risorsa nell’ambito della rete locale delle opportunità finalizzate al “fare territorio”. Abbiamo pensato fosse utile e interessante chiedere agli educatori che si occupano del centro una presentazione in prima persona della struttura e dei percorsi formativi in corso, indirizzata sia ai ragazzi che agli adulti. Tale proposta è stata accolta con entusiasmo e ne riportiamo la stesura.

LETTERA APERTA DEL COMITATO CASOLA2006
AL PAESE, AGLI SCOUTS E ALLA REDAZIONE DE 'Lo Spekkietto'
Si ritorna a Casola Valsenio, con reale entusiasmo della comunità speleologica nazionale e non solo. Casola e i casolani, gli speleo e gli scout, fammi un turno agli ingressi e poi suoni davanti ad una grande platea. Ambiente, certo. Lo scoutismo ha il grande merito di creare una cultura del teritorio, percorrendolo, sostandovi, giocando. Gli speleologi hanno un angolo di lettura abbastanza particolare dell'ambiente, però frequentano gli stessi valori di socialità, di solidarietà e condivisione che caratterizzano lo scoutismo.